Giuseppe Conte in Televisione

NESSUNA FASE 2 – Il discorso di ieri sera fatto dal Presidente Conte, in pratica abbiamo compreso che non ci sarà nessuna fase 2 e che in buona sostanza continueremo a stare nelle nostre case ed aggiungeremo un’ennesima autocertificazione alla già nutrita collezione fatta dall’inizio di questa quarantena ad oggi.

Lungi da me alimentare polemiche, anche se ci sarebbe tanto da dire su quel discorso di ieri per i toni usati nei confronti di noi italiani, ma sostanzialmente trovo giusto e mi associo a personaggi che hanno commentato che questa è l’ennesima violazione di una Costituzione che dovrebbe garantire sulla carta libertà e lavoro in primis per noi cittadini.

Categorie merceologiche che potranno o meglio “se potranno” riaprire i battenti come Ristoranti e Bar a Giugno. Non oso pensare a chi gestisce un’attività del genere ed ha una famiglia come si possa sentire nel vedere prolungato il periodo di quarantena prima di poter riaprire la propria attività con anche delle forti limitazioni imposte per l’accesso del pubblico nei locali.

Non parliamo nemmeno della cultura e del turismo che nel discorso del Presidente non sono nemmeno state menzionate come categorie, come se fossero praticamente inesistenti. Bene!

C’è da sentirsi davvero tutelati dopo un discorso del genere. Ripeto ancora non voglio fare polemica, ma io mi ritrovo come molti a pormi diversi interrogativi su come andare avanti nella mia attività, ma soprattutto come trovare nuovi spunti con delle prospettive così. Ma la mia proverbiale positività e motivazione sono convinto che porterà alla lunga risultati e profitti.

Nel frattempo io lavoro a delle idee concrete un progetto innovativo dedicato al Teatro che si chiama TeatroWeb il teatro nella dimensione del web. Ecco il sito da visitare e registrarsi: http://www.teatroweb.it

Rimane una certezza, per ora restare chiusi in casa aspettando un semaforo verde dato da chi e soprattutto quando? Buona vita a tutti.

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2 Risposte
  1. Davide

    La certezza, è che il nostro sistema nervoso è messo a dura prova:tra non poter lavorare, chi non può vedersi con la persona amata (in caso non si conviva), ogni semplice abitudine non è più praticabile.

    Questo virus è una dannazione, per il dolore inflitto ai cittadini ed al personale medico, e per le conseguenze che determinerà sulle nostre abitudini (ergo, sulla vita e la ripresa di un quotidiano normale).

    Penso che il Governo tema una possibile riproposizione di quanto accaduto nel 1919,quando l’influenza spagnola sembrava superata e fece una mattanza nella sua seconda manifestazione.

    1. Grazie Davide del tuo commento che nella prima parte mi trova d’accordo, ma sul finale scusami mi trovi in totale disaccordo perchè il Governo teme tutt’altro che non sto qui a precisare. Quanto è accaduto con la “spagnola” sono racconti che mi faceva mia nonna, ma non ha niente a che vedere con quello che è successo nel nostro paese che è l’unico a pagare delle conseguenze simili rispetto a tutti gli altri.