Amico

AMICO

AMICO. Cari lettori, posso chiedervi l’amicizia?

Questo è un Blog di riflessione, una tantum. Mi è venuto spontaneo intitolarlo forse banalmente AMICO perché è di questo tema che vorrei scrivere; e vorrei farlo con una premessa: non si tratta di un simposio dove devo sostenere delle teorie, ma vorrei aprire un dibattito riflessivo con tutti voi, anche in contradittorio per comprendere nelle varie fasi della nostra vita come sono nate le nostre amicizie, come si sono evolute nel tempo e con l’avvento devastante della tecnologia che pure ha accorciato le distanze, ma con i Social ha devastato e fuorviato il concetto base di un’amicizia reale creando degli avatar, tra anime perse nel web, molestatori, stalker, prostituzione, gruppi vari, e soprattutto una violazione continua della privacy con l’introduzione invasiva della chat Direct Instagram e Messenger su Facebook che permette chiamate telefoniche anche senza avere di fatto un contatto telefonico del destinatario.

Sicuramente se usato con discrezione può essere un primo punto di contatto per approfondire una conoscenza, ma attenzione ai segnali dati dagli approcci. Alcuni possono essere messaggi BOT, ma non voglio addentrarmi in tecnicismi su un articolo di riflessioni su questo tema.

Andiamo per definizioni prima di addentrarci nella riflessione profonda:

Amicizia

Con il termine amicizia si indica un tipo di relazione interpersonale, accompagnata da un sentimento di fedeltà reciproca tra due o più persone, caratterizzata da una carica emotiva. In tutte le culture, l’amicizia viene percepita come un rapporto basato sul rispetto, la sincerità, la fiducia, la stima e la disponibilità reciproca. Il tema dell’amicizia è al centro di innumerevoli opere dell’arte e dell’ingegno; fu trattato in filosofia da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo. Il suo opposto è l’inimicizia.

L’amicizia nello sviluppo dell’individuo

Nel divenire dello sviluppo dell’emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell’adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito.

Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età. Le prime forme d’amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all’interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia.

Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l’ingresso nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie.

Negli anni della scuola materna preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Nella scuola elementare i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento all’interno della classe.

Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascano amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare sono ormai consolidate e di solito destinate a cambiare con l’ingresso nella scuola media. I bambini instaurano amicizie coi coetanei o con altri bimbi di età differente anche in altri luoghi come nei parchi o nelle ludoteche.

Varianti culturali

Come si diceva un gruppo di amici consiste di due o più persone gratificate a stare insieme da sentimenti di cameratismo, esclusività e reciproco interesse. Ci sono varie “gradazioni” e “sfumature” nei modi di intendere questo sentimento, tanto che, nelle varie culture, ci sono da sempre stati diversi modi di intendere e manifestare l’amicizia.

Russia

In Russia è usanza accordare a pochissime persone la qualifica di amico. Solo fra amici ci si chiama per nome (o col diminutivo o soprannome) mentre fra semplici “conoscenti” ci si chiama usando il nome completo, a cui si aggiunge anche il patronimico.

Gli amici possono essere colleghi di lavoro da lungo tempo, vicini con cui si scambiano visite o inviti a pranzo, ecc. Il contatto fisico fra amici è considerato cosa del tutto normale anche fra persone dello stesso sesso, che si abbracciano, si baciano e camminano in pubblico a braccetto o mano nella mano, senza il minimo imbarazzo o connotazione di tipo sessuale.

Secondo uno scritto di Oleg Kharkhordin sulle implicazioni politiche dell’amicizia, ai tempi del regime stalinista le amicizie erano viste con un certo sospetto, in quanto la fedeltà fra amici poteva essere in contrasto con la fedeltà al Partito. “Per definizione un amico è una persona che non ti abbandona nemmeno quando è direttamente minacciata, una persona a cui si possono fare tranquillamente confidenze di ogni tipo, una persona che non ti tradirà mai, nemmeno se messa sotto pressione”. In un certo senso l’amicizia divenne l’ultimo valore-baluardo del dissenso politico in Unione Sovietica.

Asia

Anche in Medio Oriente ed Asia centrale l’amicizia fra maschi, sebbene meno stretta che in Russia, tende ad essere particolarmente intima, e si accompagna con una grande quantità di effusioni fisiche di natura non sessuale, tenersi per mano, dormire insieme, abbracciarsi ecc.

Paesi Occidentali

In Occidente i contatti fisici intimi hanno assunto nell’ultimo secolo una connotazione decisamente “sessuale” e praticarli fra amici è considerato un tabù. Tuttavia un modo appena accennato, quasi “rituale”, di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in determinati contesti; comunque tra le femmine è maggiormente diffuso l’uso di gesti intimi anche in amicizia (come il tenersi per mano o baciarsi sulle guance) ed è anche socialmente accettato come modo normale di esprimere tale sentimento mentre lo stesso non accade invece nelle amicizie instaurate tra maschi dove al contrario gesti intimi affettivi sono molto rari (se non completamente assenti) e comunque non considerati una consuetudine dalla collettività come accade invece per le amicizie femminili.

È in aumento però, lo scambio di gesti affettivi tra maschi e femmine specie nell’adolescenza. Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità anche tra maschi, che vengono però abbandonate in seguito per uniformarsi alle convenzioni sociali.

Pseudo Amicizie

Sebbene nell’accezione originaria il termine indichi l’amicizia fra individui, viene a volte usato anche nel contesto delle relazioni politiche per indicare una particolare condizione delle relazioni fra stati o popoli (si veda l’amicizia “franco-tedesca”) legati da affinità e comuni interessi.

A questo riguardo vale citare una celebre affermazione dello statista inglese Benjamin Disraeli che ebbe a dire: “Le nazioni non hanno mai amici stabili e nemmeno nemici stabili. Solo interessi permanenti.”

Altro esempio è l’amico immaginario, che consiste, sempre nell’ambito infantile, ad immaginare un amico, presente esclusivamente nella fantasia dell’immaginante, spesso molto fantasioso. A volte l’amico immaginario può creare problemi alla psiche, dato che il bambino cerca di convincersi sempre di più della sua esistenza, tanto da crederci quasi letteralmente e trattandolo come una persona vera, ad esempio tenendo il suo posto come se vi fosse seduto, o anche parlargli in maniera seria o rivelargli i propri segreti, talvolta l’amico immaginario può anche essere una persona reale con cui però di fatto non si hanno rapporti o se ne hanno di molto più leggeri.

“Amico” nella Musica

E la musica come ha raccontato nel tempo il tema dell’Amicizia?

Molti interpreti italiani hanno trattato il tema dell’amicizia:

Dario Baldan Bembo, Caterina Caselli, Amico è

Lucio Battisti, Una donna per amico”

Baustelle, Le rane

Buio Pesto, Amixi

Riccardo Cocciante, Tu sei il mio amico carissimo, Un nuovo amico, Hai un amico in me (sigla del film Toy Story)

Giorgia Passeri, Four, Nuovi amici a Ciao Ciao

Gipo Farassino, Avere un amico

Giorgia, Che amica sei

Francesco Guccini, Canzone per Piero, Gli amici

Debora Magnaghi, Four, Ciao Ciao siamo tutti tuoi amici

L’Aura, L’attimo in cui

Paolo Meneguzzi, È

Le Orme, Amico di ieri

Herbert Pagani, L’amicizia

Laura Pausini, Un amico è così, Le cose che vivi

Max Pezzali, La dura legge del gol

Pooh, Amici per sempre, Un vero amico (dal musical Pinocchio)

Povia, L’amicizia

Premiata Forneria Marconi, Per un amico

Marco Mengoni, Guerriero

Eros Ramazzotti, In segno di amicizia

Steve Rogers Band, Caro amico

Tunnel, Abissi infiniti

Roberto Vecchioni, Gli amici miei

Renato Zero, Amico

Cristina D’Avena, Un amico

Vinicio Capossela, Il paradiso dei calzini

Alberto Fortis, L’amicizia

Lucio Dalla, L’anno che verrà

I Camaleonti, Amicizia e amore

Franco126, Ieri l’altro

Enzo Avitabile, Un amico

Adriano Celentano Arcobaleno

James Taylor You’ve got a friend

Personalmente il brano oche trovo più rappresentativo di tutti è quello di James Taylor You’ve got a friend seguono Riccardo Cocciante con Un nuovo Amico, Adriano Celentano con Arcobaleno e Lucio Dalla con L’anno che verrà senza nulla togliere a tutti gli altri interpreti e cantautori.

Entriamo nel vivo della riflessione. Il Valore di un’amicizia.

Per me, come immagino per tutti coloro che mi leggono l’amicizia è un valore estremamente importante nella vita di una persona, e di un adolescente in particolare: qui intervengono infatti altri fattori, come quello della socialità, del gruppo, dello scambio di esperienze comuni. Con un amico si cresce, si matura, si trova la propria strada e la propria identità. Gli amici vanno e vengono possono lasciarti, tradirti abbandonarti, ma rimane comunque un valore.

Per me e alla base di tutto, ancora oggi da ingenuo cinquantottenne mi stupisco e rimango allibito da tanto dilagare di opportunismo di arrivismo sfegatato usando le amicizie a tale scopo. La mia professione purtroppo mi ha reso “bersaglio” di tante false amicizie e tanti malintesi ed incomprensioni dalla mia famiglia di origine per peccati veniali commessi soprattutto dalla mia dolcissima nonna e da mia madre povera anima innocente che ha avuto a che fare con una banda di cinque figli diametralmente opposti l’uno con l’altro ma totalmente affini caratterialmente in tantissime cose.

Io essendo l’ultimo genito dei 5 fratelli ho certamente avuto il vantaggio di poter osservare la loro esperienza di vita e farne tesoro per la mia; eppure in quante trappole amare sono caduto e continuo a cadere, ma con il tempo ho imparato a scrollarmi di dosso certi retaggi antichi e grazie al mio carattere testardo e caparbio ho sempre guardato avanti ed il mio ulteriore motto, escludendo quello militare, è questo: il passato insegna al presente come affrontare il futuro e credetemi, oggi sono un Uomo rinnovato e forgiato nell’animo e ho mutato la pelle come un serpente, ma nell’accezione più nobile e significativa del nome del rettile, una pelle nuova, lucida, trasparente, impermeabile, repellente e a volte di plastica per far tornare a boomerang tutte le persone negative che hanno orbitato nel mio spazio vitale.

Quante belle frasi sull’amicizia mi sovvengono e che vorrei citare:

“Tra le cose che la saggezza procura per ottenere la felicità, la più grande è l’amicizia”. Epicuro

“La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio”. Isabel Allende

“Non esiste nulla che renda il mondo tanto spazioso come avere amici molto distanti; sono loro che formano le latitudini e le longitudini”. Henry David Thoreau

“La fonte e la sorgente dell’amicizia è l’amore: infatti ci può essere amore senza amicizia, ma non amicizia senza amore”. Alfredo Di Rievaulx

“I malvagi non possono avere che dei complici; i dissoluti, dei compagni di bagordi; le persone interessate, dei soci; i politici si circondano di partigiani faziosi; la massa degli sfaccendati ha delle conoscenze; i principi hanno attorno a loro dei cortigiani: solo gli uomini virtuosi hanno amici”. Voltaire

“Chi guarda un vero amico, in realtà, è come se si guardasse in uno specchio. Cicerone

L’antidoto per cinquanta nemici è un amico”. Aristotele

“La vera amicizia è una pianta che cresce lentamente e deve passare attraverso i traumi delle avversità perché la si possa chiamare tale”. George Washington

“Chi è amico ama, ma chi ama non sempre è un amico; e pertanto l’amicizia giova sempre, l’amore, invece, può a volte anche nuocere”. Seneca

“Chi smette di esserti amico non lo è mai stato”. Esiodo

“L’amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise, non di mediocrità affettiva”. Paolo Crepet

“Niente – non una conversazione, non una stretta di mano e neppure un abbraccio – fonda un’amicizia con tanta forza come mangiare insieme”. Jonathan Safran Foer

“Forse non esistono nemmeno amici buoni o cattivi, forse ci sono solo amici, persone che prendono le tue parti quando stai male e che ti aiutano a non sentirti solo”. Stephen King

“L’amicizia è sempre una dolce responsabilità, ma non è mai un’opportunità. Kahlil Gibran

Chi è amico di tutti non è amico di nessuno”. Arthur Schopenhauer

“Chi non riesce a concepire l’amicizia come un affetto reale, ma la considera soltanto un travestimento, o una rielaborazione, dell’eros, fa nascere in noi il sospetto che non abbia mai avuto un amico”. Clive Staples Lewis

“Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo chi ha un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico”. Oscar Wilde

“L’unica ricompensa della virtù è la virtù, l’unico modo di avere un amico è esserlo”. Ralph Waldo Emerson

“Se dovessimo costruire l’amicizia su solide fondamenta, dovremmo voler bene agli amici per amor loro e non per amor nostro.Charlotte Brontë

“Un amico è un dono che fai a te stesso.” Robert Louis Stevenson

“Uno dei benefici dell’amicizia è di sapere a chi confidare un segreto”. Alessandro Manzoni

“Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore”. Gabriel García Márquez

“L’amicizia è una presenza che non ti evita di sentirti solo, ma rende il viaggio più leggero”. David Trueba

“Se fate amicizia con voi stessi non sarete mai soli”. Maxwell Maltz

“Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili”. Hemingway

“Quello che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che manca all’amore: la sicurezza”. Balzac

“Nelle sventure comuni si riconciliano gli animi e si stringono amicizie”. Cervantes

“Mettete la lealtà e la fiducia sopra ogni cosa; non accettate l’amicizia di chi vi è moralmente inferiore; non abbiate paura di correggere i vostri errori”. Confucio

“Una grande amicizia ha due ingredienti principali: il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili e il secondo è il rispetto di ciò per cui siamo diversi”. Anonimo

Possono essere sufficienti aprire un attimo la nostra mente? Rileggiamole attentamente una ad una prima di proseguire e facciamo un esperimento scegliamone una ed applichiamola come un adesivo alle nostre esperienze.

Io ho scelto l’ultima, quella di un Anonimo che mi sembra la più intensa e straordinariamente vera.

Ciò che ci rende simili rispetto a ciò che cui siamo diversi ed è questo il puto di congiunzioine di una vera amicizia. Da questa base di intesa nasce un percorso complicatissimo, delicato, da sfogliare come una margherita, petalo per petalo, ma non “m’ama o non m’ama”; Coltivare nel proprio terreno un seme, da cui nascerà un germoglio, lo si irrigherà costantemente, si concimerà il terreno fino a far crescere una pianta, qualunque essa sia, un albero, una pianta di rose, un albero da frutta, una spiga di grano….

L’amicizia. Come cambia nel corso della vita?

“Nessun uomo è un’isola”. Questo scriveva John Donne nel 1624 ed è una considerazione quanto mai attuale. Poter contare su contatti sociali significativi e durevoli fa avere fiducia negli altri e alimenta il livello di soddisfazione nei confronti della propria vita.

Cito dei passi di un interessante articolo che ho letto in rete (fonte NEPSI)

Questo  quanto è emerso dal rapporto annuale dell’Istat 2018. Considerando nello specifico l’amicizia, secondo molti esperti la vera amicizia riguarda il “sentirsi supportati nello stesso modo in cui si desidererebbe”. 

Ma è così facile trovarla? 

Negli Stati Uniti ben 42,6 milioni di persone sopra i 45 anni non saprebbero a chi chiedere aiuto o con chi confidarsi; in Italia oltre il 13% dei cittadini soffre di solitudine. Per molte indagini la solitudine è un’epidemia pari all’obesità. Le amicizie dunque non sono un lusso ma una necessità!! Dopo la comparsa delle moderne tecnologie le tipologie di relazioni sociali sono numerose e diverse tra loro ma il valore della socialità rimane prioritario. Che si tratti di interazioni reali o virtuali, il desiderio di socialità non rappresenta, come detto, solo una tendenza connaturata nell’uomo ma anche un incentivo ad avere maggiore fiducia nei confronti degli altri e della società. 

Per approfondire il tema potrete leggere l’articolo completo cliccando su questo link: https://nepsi.it/lamicizia-come-cambia-nel-corso-della-vita/

Vengo a delle conclusioni personali. Devo fare una premessa che fa comprendere come certi giudizi avventati possono “macchiare” e condizionare la vita intera di un bambino, poi adolescente e ancora Uomo maturo.

Alle scuole elementari andavo in un Istituto Scolastico in un convento di suore non dirò mai quale e nemmeno il nome della mia maestra che era una suora. Dolcissima, ma nello stesso tempo autoritaria e severa. Ci adorava tutti e con lei abbiamo trascorso anni memorabili di coesione, amicizie nate in classe, ci si aiutava, lavoretti natalizi con sculture in gesso pitturate a tempera e messe al forno per applicare un lucido.

Dei meravigliosi disegni, Un ricordo meraviglioso con un giudizio sulla pagella finale al termine dell’esame di 5^ Elementare che vado a citare per sommi capi: “Il bambino Alessandro Lopez, attento, educato, rispettoso e con un discreto rendimento nelle materie letterarie, rimane a volte assente, abulico, non socializza con gli altri compagni di classe. Durante la ricreazione non partecipa alle attività fisiche come partite di calcio e rimane in disparte isolato. A mio giudizio tale comportamento è derivato dalla troppa televisione che i suoi genitori gli fanno vedere, anche in orari oltre il post cena. Permessi accordati e voluti dalla famiglia in quanto uno dei fratelli del bambino è un Attore di sceneggiati televisivi, tanto si rappresenta per i Professori delle Suole Medie. Alessandro Lopez è promosso a pieni voti ed ha il nulla osta per l’iscrizione alla prima media”

Ti perdono dolce Maestra, so che mi volevi bene sin da allora e le foto che conservo lo dimostrano. Ora da lassù sei anche tu una stellina che brilla e mi protegge e sono sicuro che quel giudizio nel tempo lo hai cambiato scritto con una bella penna con quella meravigliosa calligrafia che ci hai insegnato. Sei stata una suora paziente ed amorevole e io ho un ricordo meraviglioso di te.

Beh, che ve ne pare? Una bella condanna a vita per il mio percorso scolastico successivo.

Abulico: si, in parte poteva essere vero, abulico in quanto pigro, e pigro lo ero e lo sono ancora, ma a 13 anni non lo sono stato più.

Isolato: si, certamente, allora lo ero perché non sapevo giocare a calcio ed erano i miei compagni e tenermi fuori dal campo e nessuno mi ha mai insegnato a giocare al calcio. Peraltro non mi è mai piaciuto; ho sempre prediletto sport individuali (Tennis e Golf) ma di squadra giocavo a Basket e guarda caso li ero tutt’altro che pigro anzi alle medie ero il migliore di tutti in campo andavo sotto canestro sapevo smarcarmi molto bene e andavo a canestro molto spesso anche con schiacciata data la mia altezza.

Che strano questo bambino, abulico e isolato che ha guardato tanta televisione voluta dai genitori per fare vedere suo fratello Giorgio Lopez che è stato il primo Attore della Famiglia Lopez, è diventato nel corso della sua carriera un Imprenditore di successo nel settore dello Spettacolo italiano.

Il gioco di squadra è stato il pane quotidiano sin dalle scuole medie, per poi arrivare alla carriera Militare, quella bancaria e poi come Presidente della Stemal.

Direi non male.

Quanti amici ho? Faccio la lista:

Facebook: 4998 di cui reali 117 non a caso.

il resto “addobbi natalizi”

Contatti Linkedin: 306 Molto utili come rete di contatti reali con cui sviluppare relazioni professionali

Instagram: li potete vedere. Quel Social serve ai Vip io non lo sono ma è una presenza che mi serve per promuovere i miei Artisti e fare anche un minimo di recruiting ma è talmente in decadenza e snob che il mio calendario editoriale su Instagram e sempre meno frequente, ma mirato.

Mi annoia a morte vedere le storie fatte di sushi, pizze, piatti prelibati e cibarie varie. Questo è ormai il trend sui social.

Amici intimi e reali fisicamente: su Roma circa 20, nel resto d’Italia i miei commilitoni circa 150 tra WhatsApp e un Gruppo Facebook.

Gli ultimi due non ve li svelerò mai e sono stati un regalo dal cielo. Li troverete molto presto nel sito della mia Agenzia, che è la casa degli Amici Artisti; un porto sicuro dove trovare, comprensione, meritocrazia, rispetto, dedizione al lavoro, cura dell’immagine, disponibilità ad ascoltare e a dare consigli, pianificare degli obiettivi in target e raggiungere traguardi. Comunicare in modo con-sapevole.

Meditiamo gente, meditiamo….

Se volete trovare un Amico tornate qui: http:www.alessandrolopez.it

Vi lascio al brano che per me ha il significato dell’Amicizia in un live meraviglioso. Buon ascolto, Amico…

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6 Risposte
  1. Davide

    “Nessun uomo è un ‘isola”,quanta verità

    Fiero di essere considerato tale e di esserti amico.

    Le vere amicizie sono quelle che si vedono all’arrivo,in partenza la rosa è sempre folta

    E in pochi la interpretano come noi

    Quel James Taylor finale mi ricorda qualcosa 😊

    1. Rossella

      Mio padre per primo e’ stato il mio migliore amico…mia sorella la mia migliore amica….mio marito Giorgio e’ stato e rimane il mio amico del cuore e della mia vita….l’Amicizia come l’Amore sono sentimenti al quale non si puo’rinunciare,sono linfa vitale per l’anima.Di tanti amici persi tanti ne ho trovati.Ma quelli veri si possono contare solo sulla punta delle dita di una mano.Le “conoscenze” che oggi vengono fraintese come amicizie sono ben altra cosa.Io sono stata fortunata ad averne poche e di valore.
      L’Amicizia e’ preziosa piu’ dell’oro, e’ quella forza che ti investe quando non ne hai piu’ e che ti risolleva.E’ discussa,contrastata,colpisce al cuore anche con parole dure se serve,ma poi lascia il posto alla riflessione,all’affidarsi certo di essere compreso e non giudicato,fa spazio alla lealta’.E’ uno specchio dove ci si confronta sapendo che ogni difetto viene comunque perdonato.E’ un porto sicuro dove potersi difendere e riposare.E’ un sorriso,una speranza,un conforto,una ricarica,un modo per continuare a sopravvivere anche quando non ci saremo piu’.

  2. Bellissimo il tuo post. L’amicizia è dono prezioso raro. Ho avuto tantissimi falsi amici, legati a me solo per interesse. Fortunatamente sono stata benedetta da grandi amicizie che mi hanno tenuta stretta a loro.

  3. Claudio

    Non mi sono mai sforzato per trovare un amico, contrariamente mi sono sempre sforzato per essere amico.
    Grazie Alessandro.

    1. Bellissimo commento Claudio. Nel nostro caso pensi proprio che nessuno di noi due si sua sforzato di essere amico l’un l’altro. È nata un’intesa dalla prima volta che ci siamo visti ad un raduno a Cormons. Oggi purtroppo quel luogo che ci ha visto uniti come fratelli e coesi è diventato il luogo della discordia e del separatismo in netto contrasto con i principi e i valori nei quali siamo cresciuti ai tempi del nostro servizio di leva. Pazienza ci saranno nuove pagine più belle ma i nostri valori sono sempre dentro di noi. Ti abbraccio Amico