Claudio Lippi

INTERVISTA A CLAUDIO LIPPI Cari lettori, eccoci tornati al mio appuntamento periodico con le interviste a personaggi dello spettacolo. Oggi ho l’onore di ospitare nel mio blog https://www.alessandrolopez.it un grande Artista, ma soprattutto un Amico. Claudio Lippi.

Ed anche di questo parleremo in questa intervista. La nostra amicizia che ha radici lontane.

Le nostre rispettive famiglie, infatti, si sono incontrate tanti anni fa ed hanno proseguito in qualche modo a rimanere collegate artisticamente ed anche a livello personale.

Ma prima di entrare nel merito dell’intervista, poiché parleremo di televisione, par dare lo spunto alle domande ed entrare nel profondo della Tv vorrei fare un excursus tra le più belle produzioni di un tempo della Rai.

Non è retorica, la solita frase “eh, programmi di una volta non esistono più” retorica e tormentoni lasciamoli al Trio Lopez, Marchesini Solenghi che certamente di satira e di spettacolo ne capivano qualcosa.

Vorrei partire dal sabato sera della Rai, quello che oggi con l’uso smodato degli inglesismi si chiama “Prime Time”. Sul glossario televisivo scriverò un paragrafo a parte.

Faccio una piccola premessa per capire ai miei lettori che programmi del genere io da piccolo li ho visti davvero a partire dagli anni ’70 quando mia mamma, dopo Carosello, mi permetteva di guardare le sigle dei programmi del Sabato sera e circa venti minuti di trasmissione per poi andare a letto.

Questo mi ha permesso oggi di essere un discreto imprenditore dello spettacolo.

Fatta questa premessa il programma che desidero citare (oltre ai tanti altri infinitamente belli) è Canzonissima da cui sono nati artisti e conduttori del calibro di:

Renato Tagliani nel 1958/59

Delia Scala nel 1959/60 in co-conduzione con Paolo Panelli, Nino Manfredi e don Lurio, Alberto Lionello, Lauretta Masiero, Aroldo Tieri e Lilli Lemno

Nel 1960/61, Sandra Mondaini, Enzo Garinei, Toni Ucci, Carletto Sposito e Anna Maria Gambineri in co-conduzione con Paolo Poli, Alberto Bonucci e Tino Buazzelli (Anna Marchesini è nata artisticamente con Tino Buazzelli n.d.r.)

Nel 1961/62. Saltiamo al 1968/69 con Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli e ancora nel 1969/70 con Johnny Dorelli, Raimondo Vianello, Alice ed Ellen Kessler in co- conduzione con Sandra Mondaini e Paolo Villaggio.

Proseguiamo dal 1970 al 1972 con Corrado e Raffaella Carrà in co-conduzione con Alighiero Noschese, per poi approdare nel 1972/73 Con Pippo Baudo e Loretta Goggi con la co- conduzione di Vittorio Gassman (quando gli attori del cinema non snobbavano la televisione come conduttori).

L’ultima edizione ci Canzonissima fu nel 1974/75 condotta da Raffaella Carrà e Mike Bongiorno in co-conduzione con Cochi e Renato, Paolo Villaggio e Topo Gigio.

Nel 2010 era stata annunciata una nuova edizione di Canzonissima, che avrebbe dovuto essere condotta da Gianni Morandi con Elisabetta Canalis dal mese di settembre, ma il progetto è saltato a causa degli eccessivi costi.

E vediamola una carrellata di clip di “Canzonissima” con questi grandi artisti e le famose sigle e cominciamo dal 1968 con “Zum Zum Zum” e l’orchestra direttaa dal Maestro Bruno Canfora

Canzonissima 1960

E la sigla di Canzonissima 1970 con Raffella Carrà in “Ma che musica maestro”

Sigla di Canzonissima 1972/73 Con Pippo Baudo e Loretta Goggi

E altra memorabile sigla iniziale del programma “Speciale per noi” con Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Paolo Panelli e Bice valori. Sentite che armonie swing, che groove fantastico di questi programmi.

Un frammento video dello spettacolo di varietà “Speciale per Noi”, messo in onda dalla televisione pubblica italiana “RAI”, mostra una notevole performance artistica degli artisti italiani Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Bice Valori, Paolo Panelli.

E vorrei fare un omaggio a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini con la sigla finale della loro celebre trasmissione “Di nuovo tante scuse” della stagione 1975-76, con tutti i finali alternativi.

E adesso desidero omaggiare un altro grande Artista delle Televisione italiana con una clip di imitazioni di Alighiero Noschese

https://youtu.be/rcLTJpembp4?si=XYFCARQLUNIGs9hc

E poi un momento di Canzonissima 1970/1971

“TOTANBOT” 1975: divertente sketch musicale tra Iva Zanicchi e Alighiero Noschese, suo ospite.

Alighiero Noschese Show 1972

E tratto da “Biblioteca di studio uno” 1964 “I tre Moschettieri – Il Cardinale di Richelieu

E ancora tratto da “Speciale per noi” Il Quartetto nella parodia de “La traviata”

Dalla stagione del 1962-63 di Studio Uno una delle deliziose parodie di film famosi del Quartetto Cetra: L’arciere di Sherwood

Duello musicale e di repertorio tra un divertito Claudio Villa e i quattro (più il pianoforte cinque) Cetra, nella trasmissione Rai L’occasione, andata in onda in sette puntate nella primavera del 1973 sul secondo canale, e condotta dal Quartetto Cetra

Una Raffaella Carrà al top, canta e balla la sigla iniziale di “Milleluci”, lo spettacolo di varietà della prima rete Rai, che ha condotto con Mina nel 1974. Great Italian showgirl. and anchor-woman. coreografie: Gino Landi.

Sicuramente una delle più celebri canzoni lanciate dalle due gemelle, La notte è piccola è scritta da Castellano e Pipolo per il testo e dal maestro Bruno Canfora per la musica. Eccola

Una delle macchiette piu’ celebri di Rascel che ha poi ispirato il film omonimo e riproposto nel programma televisivo “Rascel la nuit” del 1956

Un piccolo omaggio al Trio Lopez Marchesini Solenghi lo devo fare con una clip tratta dallo spettacolo “lAllacciare le cinture di sicurezza” scena dei reali di Inghilterra.

Cito anche i grandi Registi delle varie edizioni come Antonello Falqui, Mario Landi, Eros Macchi, Vito Molinari, Antonello Falqui e Romolo Siena. E i vincitori Nilla Pizzi nel 1958/59 con “L’edera”, nel1959/60 Joe Sentieri con –“Piove”, nel 1960/61 Tony Dallara con “Romantica” e ancora nel 1961/62  con “Bambina Bambina”, nel 1962/63 Tony Renis con “Quando quando quando”, nel 1968/69 Gianni Morandi con “Scende la pioggia” e ancora nel 1969/70 con “Ma chi se ne importa”, nel 1971/72 Massimo Ranieri con “Vent’anni”, nel 1971/72 Nicola di Bari con “Chitarra suona più piano”, nel 1972/73 Massimo Ranieri con “Erba di casa mia”, nel 1973/74 Gigliola Cinquetti con “Alle porte del sole”, nel 1974/75 Wess & Dori Ghezzi con “Un corpo e un’anima” .

Vorrei soffermarmi un attimo ed esclamare: ma ci rendiamo conto degli straordinari cast e del patrimonio artistico che questi immensi Artisti hanno lasciato alla storia della televisione?

La Rai nel tempo diventò famosissima in Europa per questo stile tutto italiano di fare spettacolo in Tv il sabato sera. Non basteranno programmi delle teche per sottolineare altri capolavori come “Biblioteca di Studio Uno” con il Quartetto Cetra; un’antologia delle più belle parodie televisive a cui il Trio si è ispirato per realizzare un altro capolavoro di scrittura e di una primordiale “fiction”: “I promessi sposi – da un’idea di Alessandro Manzoni” come era intitolata l’opera.

Io ho assistito a tutto il periodo di scrittura e di allestimento e alcune pose girate a Venaria Reale in particolare l’incontro tra Don Rodrigo (Massimo Lopez e Giuliano Gemma che intrepretava sé stesso entrambi a cavallo come in un film western.

Ora passo brevemente alla terminologia televisiva di un tempo e il relativo nome attuale sceneggiato/crossover fiction, commedia/sitcom, non classificato/access prime time, ascolto/audience, carrellata/medley, programmi del mattino/day time, non classificato/reality, non classificato/talent, Presentatore/Conduttore/Showman, copione/script, ospite/guest star, non classificato/zapping (ci si alzava e con un pulsante si cambiavano tre canali)

Come sempre ho fatto nelle mie precedenti interviste, pur conoscendo Claudio da anni sono andato a fare delle approfondite ricerche per presentare in modo adeguato l’Artista Lippi prima di porgli le mie domande.

Claudio Lippi entra nel mondo dello spettacolo come cantante, all’inizio degli anni ’60. Infatti, nel 1964 partecipa come cantante al Festival delle Rose con la canzone Addio amore e, due anni dopo, ottiene il primo successo discografico con il brano. Per ognuno c’è qualcuno. Successivamente parte in tour con Memo Remigi ed è varie volte ospite nei programmi di Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Fonda con il fratello Franco e Massimo Boldi il gruppo musicale. La pattuglia azzurra. Negli anni ’70 esordisce in radio e in televisione conducendo il programma per ragazzi Aria aperta Giocagiò. Segue la trasmissione musicale Piange… il telefono. Nel 1978 lavora in Tele Milano, futura Canale 5, dove ha l’opportunità di condurre un suo varietà, Lo Sprolippio. Dal 1988 al 1990 conduce in Rai Giochi senza frontiere, passa poi a Canale 5 ereditando il programma di Corrado. Il pranzo è servito. Nel 1996 diviene casualmente conduttore di Mai dire gol; infatti, a seguito di un litigio tra la Gialappa’s Band e il presentatore Teo Teocoli, Lippi viene mandato in onda improvvisando. Successivamente passa ad altre produzioni di successo, sia in Mediaset che in Rai, tra le quali: Buona domenicaDomenica InLa sai l’ultimaLa prova del cuoco e altro ancora. Dal 2012 al 2015 è giudice in Tale e quale show, di cui diventa concorrente nel 2017, distinguendosi per un’iconica esibizione nei panni di Amanda Lear.

Ora entriamo nel vivo di questa intervista con Claudio Lippi, vorrei spendere due parole per questo grande Artista, e dopo il nostro incontro professionale nel tempo diventato un grande Amico. Dai tempi di buona Domenica, dove c’è stato l’incontro con me Massimo, mio fratello Marcello (coautore dei testi), mio cognato Aldo che fu letteralmente buttato in “pista” senza nemmeno sapere come era fatto uno studio televisivo ed oggi gestisce con grande professionalità le tournée di Massimo e Tullio Solenghi.

Ricordo che da subito nacque empatia. Claudio lo vidi subito essere una persona pacata, educata di grande stile. Persona d’altri tempi come si suol dire; un vero -Signore dello spettacolo con un umorismo anglosassone che adoro. Dei tempi comici straordinari ed anche un grande cantante. Ho ascoltato delle sue interpretazioni bellissime che non ricordavo che mi sono piaciute moltissimo. Ma del nostro incontro, la nascita della nostra amicizia e di Buona Domenica vorrei lasciare parlare lui.

INTERVISTA A CLAUDIO LIPPI

La prima domanda è di rito.

Alessandro: Dopo aver raccontato tanto di te, e devo dirti, che con la ricerca fatta pur conoscendo tanto di te e del tuo lavoro ho scoperto delle cose che non conoscevo o meglio che non avevo approfondito più di tanto e che mi hanno incuriosito. Parlo proprio del canto. Mi racconti qualcosa su questo tema?

Claudio: Il canto è davvero il primo amore. Purtroppo non ho avuto il dono di comporre musica o di scrivere testi ma ho avuto la fortuna di vivere gli ultimi anni in cui gli autori erano come sarti che lavoravano “su misura” e scrivevano per interpreti brani tagliati sulle loro caratteristiche vocali ed interpretative prima che arrivassero i cantautori che hanno radicalmente cambiato il mondo musicale. Allora dovetti fare una scelta dolorosa: rimanere con lasperanza di avere autori che scrivessero per me o lasciare da parte la discografia e mantenere la passione per il canto come elemento in più da unire alla parola. 

Alessandro: Nel corso della tua carriera hai certamente incontrato tanti personaggi, mi piacerebbe far leggere ai miei lettori qualche aneddoto, cosa mi racconti?

Claudio: Mi spiace deluderti ma è impresa improba fare una scelta di aneddoti. Ho lavorato con centinaia di colleghi e con ognuno di loro ho creato un rapporto fondato sul rispetto. Posso dirti che nel mio cuore ho 4 personaggi: Corrado, Raimondo Vianello, Fabrizio Frizzi e Massimo Lopez. Con loro ho avuto rapporti che sono andati ben oltre il rispetto e la stima professionale ma è nata un’amicizia profonda e sincera. Cosa non sempre facile.

Alessandro: Passiamo a qualche fatto più personale che ci riguarda. Pur conoscendo la famiglia Lopez da anni or sono mi piacerebbe che tu riassumessi questi anni che ti hanno visto conoscere Massimo, Stefano, Marcello ed infine il “cucciolo” di casa Alessandro. Cosa mi racconti? Non so se hai mai conosciuto di persona anche Giorgio, ma se non fosse così vorrei che spendessi qualche parola sul Giorgio Lopez Artista. Aneddoti riferimenti, una risposta a schema libero.

Claudio: Premesso che trovo difficoltà ad esprimere pareri sulle persone, ci provo per rispetto al “cucciolo” e mi riferisco a te. Anzi parto da te: a parte il fatto che il termine “cucciolo” è accettabile se lo affianchiamo al cucciolo di San Bernardo, uno dei cani più grandi al mondo.

Di te ho un’immagine di un uomo con valori altissimi, estremamente sincero, profondamente professionale e rassicurante. Giorgio, prematuramente scomparso, non l’ho frequentato moltissimo ma ho sempre apprezzato una caratteristica eh è un imprinting della famiglia Lopez: la grande passione in tutto quello che ha fatto: Maestro di Doppiaggio e grandissimo Direttore di doppiaggio, Attore, Regista teatrale. Ci manca.

Di Marcello posso dire pochissimo non avendo avuto modo di frequentarlo come accaduto con gli altri fratelli. Stefano è il “Gianburrasca”della famiglia: passionale, dotato di una fortissima capacità empatica, iper attivo, grande affabulatore se inizia a parlare nemmeno le cannonate lo fermano.

E chiudo con Massimo: una persona dolcissima, tanto estroverso in ambito professionale e altrettanto introverso nel privato. Un grande cuore, una sorta di alieno con sembianze umane che vive in una bolla dove il tempo  e la realtà hanno dimensioni sconosciute agli umanai cosiddetti normali. Gli voglio molto bene.

E a questo punto devo per forza pubblicare alcuni momenti del programma che ci ha fatto incontrare: Buona Domenica” e cominciamo dalla sigla

E poi il mitico Cangurotto che ha distribuito calci a tutto lo studio di Cinecittà

Il Cangurotto

E ritorniamo all’intervista

Alessandro: C’è una figura importante nella tua ascesa professionale? Se si, Parlami del vostro incontro

Claudio: Ad essere sincero devo molto a molte figura incontrate nei miei 60 anni (mi spavento solo a scriverlo); scusandomi nei confronti di chi non nomino citerò random: Corrado, Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Roberto Cenci, Maurizio Costanzo. Ma ne manca no e rinnovo le mie scuse.

Alessandro: Leggendo in rete ho appreso che tuo padre era un produttore di burro e purtroppo ho letto sempre in rete che a causa del fallimento dell’azienda paterna tu hai spinto l’acceleratore della tua carriera artistica

Claudio: In effetti da quella che è stata una tragedia familiare ho tratto la possibilità di entrare nel mondo dello spettacolo per poter portare un contributo economico in un momento difficilissimo e imprevedibile. Ma meglio non entrare nell’argomento “sfiga” perchè ho un lungo elenco. Ma sono vivo e posso affermare che ho la fortuna di essere in credito dalla vita  che pur mi ha dato tanto e mi ha insegnato ad rialzarmi nonostante gli sgambetti ricevuti.

Cito alcune delle produzioni in cui hai partecipato

  • 1964/1966 – Festival Nazionale delle Rose (in onda su Rai 2)
  • 1980 – Sette e mezzo (in onda su Rai 1)
  • 1985/1995-2002/2004-2006 – Buona Domenica (in onda su Canale 5)
  • 1988/2016 – 31º Festival di Castrocaro (in onda su Rai 1)
  • 1988-1990 – Giochi senza frontiere (in onda su Rai 1)
  • 1990-1992 – Il pranzo è servito (in onda su Canale 5)
  • 1995-1997 – Mai dire gol (in onda su Italia 1)
  • 1998 – Striscia la notizia (in onda su Canale 5)
  • 1999 – Passaparola (in onda su Canale 5)
  • 2002 – La sai l’ultima? (in onda su Canale 5)
  • 2003-2004/2017-2018 – Domenica in (in onda su Rai 1)
  • 2004 – La sai l’ultima? – Vip (in onda su Canale 5)
  • 2011-2013/2019-2020 – La prova del cuoco (in onda su Rai 1)
  • 2012-2015/2017 – Tale e quale show (in onda su Rai 1)
  • 2015 – La partita del cuore (in onda su Rai 1)
  • 2019 – La tua voce (in onda su Canale Italia)

Claudio: Qui concedimi di fare un paragone alla domanda che mi hanno fatto spesso se volessi più bene a Lenni, la figlia più grande o a Federica la più piccola che mi ha regalato la gioia di diventare Nonno: non c’è risposta per una domanda del genere: tutte le trasmissioni citate sono come i figli: le amo tutte.

Citarle tutte non basterebbero settimane per scrivere questa intervista. A quale di queste che ho citato sei più legato? (due o tre le posso immaginare).

Ho anticipato la risposta:

E per chiudere Buona Domenica:

Anche a te e sai a cosa mi riferisco. Un Abbraccio

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