Il Metodo Antistronzi

Il metodo ANTISTRONZI, proprio stamattina appena sveglio e fatta colazione sono andato nel mio salone di casa per recuperare alcune carte amministrative che dovevo portare in Ufficio. Scartabellando in un armadietto a fianco alla mia postazione di lavoro in casa ho trovato un libro intitolato appunto “IL METODO ANTISTRONZI” di Robert I. Sutton e mi sono ricordato di averlo comprato nel 2007 per la modica cifra di € 14,00. Ero a Prato in quel periodo e stavo per debuttare per la prima volta con lo spettacolo “Oh Romeo” di cui avevo curato la traduzione e l’adattamento del testo insieme a mio fratello Giorgio che curò inoltre la regia.

Non a caso nella prossima stagione teatrale 2022/23 ho in allestimento lo spettacolo “Romeo Vs Giulietta 2.0” del quale, questa volta da solo ho tradotto, adatto il testo, curerò la Regia e lo produrrò con la Stemal.

Questo libro era nelle librerie dal 2007 e in libreria mi saltò subito all’occhio perché intuii il suo messaggio.

Leggendolo durante la Tournèe anche tra un momento di pausa e l’altro, così mi piace leggere i libri una goccia alla volta, mi resi conto di poter essere stato una di quelle vittime che ha sempre dovuto rendere conto alle necessità spericolate dei bulli.

L’argomento infatti gira intorno ai bulli e i prepotenti sul posto di lavoro, non sapevo che a scriverlo fosse stato uno stimato professore e ricercatore dell’Università di Stanford, specialista in ingegneria gestionale, cioè lo studio dell’organizzazione e dei processi produttivi delle imprese; è questo mi ha colpito ancora di più.

Il titolo completo è: “Il metodo antistronzi – Come creare un ambiente di lavoro più civile e produttivo o sopravvivere se il tuo non lo è” 

Altra cosa che mi ha scaldato davvero è stato il tasto “delete” molto vintage e mi ha fatto fare un salto indietro nel tempo di circa vent’anni quando lavoravo in Banca e le mie giornate erano scandite dal ticchettio di quei tasti così pesanti.

Continuando ancora a leggere, compresi meglio lo spirito dell’autore e la sua professione,  che il metodo antistronzi era  dedicato ai capi d’azienda gli odierni CEO e non agli impiegati e/o  operai.

In un primo momento la parola stronzo aveva attirato la mia attenzione, forse perché molti mi hanno dato dello stronzo, non consapevoli che io sono nato stronzo e questo aggettivo, visto di norma come negativo, io l’ho sempre percepito come un complimento, come se la stronzaaggine, potesse far emergere la parte più schietta e vera di noi stessi.

La parola “stronzo” che il  dottor Sutton utilizza in modo così frequente in tutto il libro sostenendo che non esiste altra parola altrettanto efficace (in inglese Asshole), ci deve fare soffermare un attimo. La parola “stronzo” che tradotta diventa “Asshole” come potete vedere nello screenshot che segue in Inglese ancora oggi Google traduttore corrisponde a “bictch” (female) “assohole” (male).

Screenshot con la parola tradotta al femminile e al maschile

Tutti noi ci siamo ritrovati uno stronzo; nella vita, tra gli amici, tra i parenti, nel lavoro, durante il servizio militare, alle poste, in banca ed al supermercato e non ultimo nel traffico cittadino: “ma li mortacci tua Automobilista distratto che me stai a fa scrive ancora ancora co ‘sto piede ammaccato”.

Ma qual è lo stronzo peggiore di tutti? Secondo me, concordando con l’autore, il peggiore è quello sul posto di lavoro: già non abbiamo voglia di svegliarci la mattina, uscire con il freddo o con l’afa opprimente di questi giorni, già non ci va di incolonnarci nel traffico, e ci ritroviamo pure a dover sorridere a quella faccia da cazzo a cui vorremmo solo spaccare il culo, e ce lo immaginiamo investito da un Jumbo o divorato da una simpatica famiglia di cinghiali nel cortile di casa. Ma qual è la ricetta dello stronzo perfetto secondo Sutton?

Eccovi serviti:

“La sporca dozzina”

1. Insulti personali

2. Invasione del “territorio” del prossimo

3. Contatto fisico non richiesto

4. Minacce e intimidazioni, sia verbali che non

5. “Battute sarcastiche” e “prese in giro” usate come scorciatoie per l’insulto

6. E-mail violente e distruttive

7. Attacchi allo status con l’intento di umiliare la vittima

8. Mortificazione pubblica o riti di “degradazione sociale”

9. Interruzioni sgarbate

10. Attacchi ipocriti

11. Occhiatacce

12. Trattare qualcuno come se fosse invisibile

Il libro è un lungo elenco di studi sul comportamento sociale in ambienti di lavoro, con particolare evidenza di quelli intimidatori : tra il 27% ed il 91% dei lavoratori nei luoghi di lavoro studiati che hanno sperimentato maltrattamenti e comportamenti negativi del tipo descritto nella lista.

Secondo Sutton, rileggendola oggi dovremmo dotarci di un sistema radar per intercettare gli stronzi ed evitarli come un cluster di Covid e nonostante le tre dosi di stronzi intorno ne ho tanti quanti i cinchiali di Roma Nord che poverini mi fanno tenerezza vedendoli in un universo di stronzi noncuranti, e mi ricomprendo nella categoria, che in fondo cercano solo da mangiare. Mi piacerebbe adottarne uno e tenerlo in ufficio avendo cura di lui.

Se il capo/CEO (a cui è rivolto il libro) pensa che si, è stronzo, ma è anche un brillante produttivo, Sutton gli svela che in realtà gli sta facendo perdere denaro e potenzialità degli altri dipendenti. In fin dei conti ogni successo ed insuccesso è il riflesso della cooperazione e della fiducia che il CEO riesce a instaurare con i suoi dipendenti.

Quarta di copertina del libro

I miei “dipendenti” del 1985 erano i miei subalterni del Plotone che comandavo presso l’82° Battaglione Meccanizzato “Torino” a Cormons, tutti sapientemente istruiti ed addestrati a diventare stronzi nella versione più pura e romantica del concetto e ce ne è uno in particolare che incarna il Testimonial ideale di questo termine e ve lo presento, ma non vi dirò il suo cognome ma solo il nome e se lo conosco un po’ il suo commento lo attendo tra i primi di questo articolo e se arriva secondo paga pegno.

Francesco

Ma quali sono le caratteristiche dello lo stronzo perfetto secondo Alessandro Lopez, bambino, ragazzo, adolescente, Militare, Impiegato ed infine Imprenditore. Devo fare una scissione tra gli “stronzi” con cui lavorerei e gli “STRONZI” con cui lavorerei e con i quali non stringerei alcun tipo di rapporto.

Vediamo i cattivi:

  1. Gli amici traditori
  2. I traditori in generale
  3. Gli invasori dello spazio privato
  4. I rompicoglioni seriali
  5. Chi si piange addosso, però non è irrecuperabile
  6. Le Zanzare (non l’animale che nella catena alimentare ha la sua funzione)
  7. Le Zecche (in quanto succhiano il sangue e sono pericolose)
  8. Varie ed eventuali

Vediamo quelli con i quali vorrei lavorare, e qui mi dispiace forse rimarrete un po’ delusi:

  1. Quelli a cui riesco a trasmettere il mio entusiasmo “stronzo” da quando ritengo di aver capito qualcosa della vita, e ho ancora da fare un Master per imparare.
  2. Non pervenuto
  3. Non classificato
  4. Non classificabile
  5. Ammonito
  6. Espsulso
  7. OVNI
    1. Oggetto Volante non identificato;
    1. Object volant non identifiè
    1. Objeto Volador no identificfado
  8. UFO  
    1. Unidentified Flying Object

In tutto questo, dopo una lettura così pertinente del libro, credo che le persone più fortunate siano quelle come me, che sono partite dal niente e sono cresciute nel loro credo interiore che le ha fatte diventare stronze.

Se oggi potessi ancora indicare come un tempo la mia professione sulla carta d’identità indicherei come Professione: Allievo Ufficiale di Complemento, Sottotenente, Impiegato, Imprenditore squisitamente stronzo.

Come applicare il metodo antistronzi “Made Alessando Lopez”

Vi enuncio il metodo artistico che ho applicato io, mettetelo per iscritto e applicatelo: VFC, più chiaro di così non si può.

Ci sono stronzi buoni e stronzi cattivi le cui capacità di interagire sono ostacolate da evidenti differenze ontologiche: la verità e che siamo tutti stronzi.

Dedicato a tutti coloro che mi hanno considerato stronzo. Due sono le ipotesi o hanno capito tutto o non hanno capito nulla.

Io nel dubbio Vi dico Grazie…

Stronzi di tutto il mondo abbiamo anche il primo aggiornamento in tempo reale la versione de Il Metodo Antistronzi 2.0

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4 Risposte
  1. Francesco

    Ciao Alessandro, casualmente anche io ho nella mia libreria questo ottimo sunto di antistronzaggine applicato alla vita reale. Un manuale di resistenza umana necessario da leggere almeno una volta nella vita.
    Eh si perché una volta letto e assorbito ti rendi conto di quanti stronzi approfittatori e scalatori sociali ti circondano sul posto di lavoro.
    Solitamente sono quelli che in una canzone stupida (che stupida non è) venuta alla ribalta a Italian’s got talent.
    Il testo inizia dicendo “Arriva lui, bello bello…” e null’altro è che il riassunto degli incapaci nei posti chiave di potere è responsabilità delle grandi e piccole realtà industriali.
    I soliti raspa deretani che senza arte ne parte riescono ad arrivare nei posti di rilievo, facendosi grandi per il ruolo che ricoprono.
    Solitamente si fanno chiamare responsabili di… Ecc ecc, in realtà poi l’unica cosa che non hanno è la responsabilità, perché quando arrivano quelle sono prontissimi a scaricarle sul subalterno più vicino con la complicità degli altri “responsabili”.
    Un gioco al massacro che serve a preservare la loro posizione di rilievo e privilegi a discapito dello sfigato di turno che si fa il mazzo e alla fine si prende anche il peso delle responsabilità del… “… BELLO BELLO..”
    Sono personaggi che gravitano attaccati al superiore in grado senza alcuna dignità, venderebbero la madre piuttosto di rinunciare ai privilegi, consci di essere delle emerite nullità.
    Il metodo antistronzi null’altro è che il riflesso della società becera che viviamo, e oggi dopo questi anni difficili di separazione sociale, aumentano a dismisura.
    Oggi ci vorrebbe una riedizione del libro, ma in versione enciclopedica.
    Enciclopedia della psicopatologia dello stronzo comune.
    Con questo ti saluto e ti auguro di eliminare dalla tua vita e io dalla mia vita inutilità simili come gli stronzi comuni.
    Un abbraccio.

    1. Caro Francesco, sei arrivato tempestivo come sempre, e come sai, non me ne vogliano tutti gli altri Stronzi sani e di razza come noi, con te sai io ho un legame particolare. Abbraccio ovviamente tutti gli altri stronzi con il pedigree come noi che hanno fatto parte della nostra vita e che oggi sono i nostri fratelli d’Arma prima di tutto e poi gli amici veri che nonostante i tanti anni trascorsi ormai si sono ritrovati con quell’entusiasmo di essersi ritrovati davvero, chi con meno capelli, chi con qualche ruga o chili di troppo, ma sempre con quello spirito di gente incazzata in modo sano per cercare di salvare e salvaguardare dei valori che abbiamo dentro amico mio. Se ci siamo riusciti vuol dire che ad essere stati stronzi abbiamo fatto bene e continueremo ad esserlo con chi non ci merita e più ci considereranno tali più ci onoreranno di essere ancora degli Stronzi perchè negli anni ormai è il più bel complimento che posso sentirmi fare. Non mi sono mai piaciuti gli adulatori che potrebbero far parte di una versione aggiornata 2.0 di questo libro. Amico mio andiamo per la nostra strada che è giusta da seguire e non voltiamoci indietro e continuiamo ad essere massicciamente e improrogabilmente più stronzi di quanto siamo oggi. Ti abbraccio fratello. CREDO E VINCO!

  2. Davide

    Mi ero perso questa puntata e meno male che ho recuperato; mentre identificavi le categorie di stronzi che cattivoni,mi dicevo “POSSIBILE ABBIA CONOSCIUTO CHI LE HA RACCHIUSE TUTTE, PUR NON ESSENDO SU POSTO DI LAVORO?”.

    L’accezione cui fai autoreferenzialitá,è quella che (a Roma ) trattiamo con la giusta guasconeria. Chiunque di noi può esserlo se diviene diretto,senza filtri.

    Coloro che vengono identificati da Sutton,sono invece riconoscibili in un modo preoccupantemente frequente

    Troppo forti la chiosa ed i contributi audiovisivi.

    Firmato.
    Davide Asshole😂

    1. Caro Davide, da stronzo a stronzo posso dirti a proposito della tua domanda se ne avessi identificato uno per tutti ti dico che tutti li ho identificati tranne uno (e tu sai a chi mi riferisco) che potrei mettere nella classifica “varie ed eventuali” oppure “non classificabili” ma col senno del poi una soluzione l’ho trovata a tra tanti documenti trovati facendo pulizie in ufficio caso strani ne è comparso un altro molto importante per cui è scattato il recupero crediti di un fastidioso sospeso economico. Saluti e baci a tutti gli stronzi che hanno commentato.