INTERRVISTA A MARZIA UBALDI

INTERVISTA A MARZIA UBALDI

INTERVISTA A MARZIA UBALDI. Eccoci giunti al secondo appuntamento con le mie interviste a personaggi dello spettacolo. Con vero piacere oggi ospito nel mio blog l’amica Marzia Ubaldi. Un’amicizia che dura da tanti anni. Sin da quand’ero ragazzo ho potuto seguire le sue vicende artistiche anche insieme a mio fratello Massimo.

Come sempre faccio in queste mie interviste voglio dare un profilo del personaggio e del suo percorso artistico per poi approfondirlo direttamente con lei nelle mie domande.

Marzia Ubaldi, nata a Milano è attrice e doppiatrice italiana. Inizia la sua carriera negli anni Cinquanta al Piccolo Teatro di Milano; dagli anni Sessanta in poi sono numerosissime le sue interpretazioni teatrali, tra le quali ricordiamo: Il gabbiano, Le tre sorelle, La donna serpente.

Ha dato anche voce come doppiatrice a molte famose attrici straniere, come Maggie Smith, Judy Dench ecc. ecc.….

Ha partecipato inoltre a numerosi sceneggiati televisivi e fiction, come Incantesimo, Elisa di Rivombrosa e la sit-com Professione fantasma. È stata sposata con l’attore Gastone Moschin, con il quale ha fondato, insieme alla figlia Emanuela, l’Accademia di recitazione teatrale Mumos, con sede a Terni.

Per quanto riguarda il cinema ecco alcuni titoli di film in cui ha avuto ruoli importanti:

  • Il medico delle donne
  • Farfalle
  • Non c’è campo
  • Euforia
  • I predatori
  • A casa per Natale

Per la televisione, invece, alcune delle sue partecipazioni più importanti:

  • L’uomo difficile
  • Aeroporto internazionale
  • Giallo sera
  • Arabella
  • La pulce nell’orecchio
  • Professione fantasma (regia di Vittorio De Sisti, 1998)
  • Incantesimo 6
  • Elisa di Rivombrosa
  • 7 vite (come i gatti* 2 serie)
  • Questo nostro amore  (3 serie)
  • L’allieva (2 serie)
  • Suburra (2020)
  • Call My Agent  (in lavorazione)

Intervista

Buongiorno Marzia, è un piacere poterti fare qualche domanda sulla tua carriera, e poter anche raccontare al pubblico che ci legge i rapporti di amicizia e i rapporti professionali che si sono creati con mio fratello Massimo.

ALESSANDRO:

Partiamo proprio da qui. Come vi siete conosciuti tu e Massimo?

MARZIA: allora, quanto tempo abbiamo??? È una bella storia, soprattutto una storia lunga tant’è vero che dura ancora adesso dopo tanti anni. Io stavo lavorando al teatro stabile di Genova, diretto dal grande Ivo Chiesa… stavo recitando in uno spettacolo al teatro Duse, a Genova appunto, nello stesso periodo, un’altra compagnia, sempre appartenente allo stabile, aveva iniziato a provare per la ripresa de “La donna serpente”, un magnifico spettacolo già andato in scena l’anno precedente, per la regia di Egisto Marcucci. Dopo lo spettacolo si andava ovviamente a cena e una sera capitò lì Marcucci, stava in un tavolino isolato, da solo molto pensieroso e preoccupato. Io lo conoscevo bene, quindi gli dissi:  “Ciao Egi, che succede?”  e lui rispose: “Ehhh, purtroppo sono  nei guai, un attore, quello che faceva il principe, praticamente il protagonista, proprio stamattina ha dato forfait, non può più venire, ma in queste condizioni non si può riprendere lo spettacolo, abbiamo poco tempo per provare, è un gran casino. Non so proprio come fare”

E io: “Ma dai, che vuoi che sia? Te lo faccio io, no???” Naturalmente scherzavo, ma lui rimase come fulminato, mi fissò per almeno 5 minuti con gli occhi sbarrati diventando rosso come un peperone e mi prese in parola. L’indomani iniziai le prove per “La donna serpente”.

Nello spettacolo c’era anche Massimo che faceva un meraviglioso pupo siciliano, veramente fantastico e “l’amore” scoppiò al primo sorriso!!!!

Quando ci si mette il destino…. 😜

ALESSANDRO:

Tra le tante esperienze lavorative che ti hanno visto recitare insieme a Massimo, vorrei ricordare quella della serie televisiva “Professione fantasma” nata peraltro da una tua idea, sceneggiata da te e da Stefano Sudriè per la Regia di Vittorio De Sisti.  Siamo nel 1998 e siete entrambi protagonisti di questa serie. Tu interpretavi il ruolo di Serena Baldini, la mamma di Lella Baldini interpretata da Edy Angelillo. Raccontami quel personaggio

MARZIA: beh, cercherò di essere un pochino più breve però le storie sono sempre così strane e divertenti. E poi io sono un pochino prolissa 🤩

Allora, il mio caro amico Lello Monteverde, produttore, un giorno mi chiama e mi chiede se ho un’idea per Massimo perché voleva fare qualcosa con lui per la TV. Qualcosa che Massimo non avesse ancora fatto. Io, con la mia solita incoscienza, risposi: “Ma certo, anzi ci pensavo da un po’ (bugia!)😜

Siccome Massimo io lo chiamo il “mio amico fantasma”, perché appare e scompare come un fantasma ho pensato che potesse essere un investigatore privato che viene ucciso durante i primi 2 minuti di spettacolo e, siccome non si rende conto di essere morto e non vuole lasciare la sua amata fidanzata, resta lì e continua il suo lavoro, per tutto il resto della sit com, come fantasma”

Tutto questo inventato lì per lì e, devo dire, parecchio prima che uscisse il film “Ghost” 😅

A Lello l’idea piacque, così ci trovammo, con Massimo, (dopo varie e svariate avventure e disavventure) a lavorare di nuovo e felicemente, insieme!!!! Ci siamo divertiti proprio tanto quella volta!!!! 🥰

ALESSANDRO:

Com’era il rapporto con Massimo e gli altri attori sul set? Raccontaci qualche aneddoto.

MARZIA: Ale, come dicevo, ci siamo divertiti moltissimo!!! Il regista Vittorio De Sisti era un amico, un bravissimo regista, una persona magnifica, simpaticissimo, dolce, intelligente, senza tutte quelle inutili formalità che si trovano spesso in questo lavoro, quindi, siccome l’atmosfera, su una nave,  la crea il capitano è andato tutto nel migliore dei modi ed è anche venuto molto carino, tant’è vero che è andato in onda un sacco di volte.

ALESSANDRO:

Tu hai conosciuto tutta la nostra famiglia, da mio padre, mia madre, ed anche Giorgio che recentemente ci ha purtroppo lasciato. Tu che sei una bravissima attrice e doppiatrice vorrei che ricordassi qualcosa di Giorgio come uomo e come professionista dal momento che anche lui aveva un piccolo ruolo nella serie “Professione Fantasma”

MARZIA: Certo, ma non era un piccolo ruolo, era un ruolo che avevo scritto proprio per Giorgio e che lui ha interpretato da maestro qual era!!!!!

Lo sai meglio di me, lui era un uomo dolce, un artista vero e un compagno di lavoro impagabile. Io volevo, anzi voglio molto bene a Giorgio come a tutta la brigata Lopez con una spiccata predilezione per Gigliola, la mamma, donna di una simpatia e di una vitalità che vi chiudeva in un cassetto a tutti quanti!!!! Sicuramente da lei, Massimo ha preso il suo fantastico sense of humour, e la sua simpatia!!!!

ALESSANDRO:

Oltre alla serie “Professione Fantasma” che ci lega professionalmente hai partecipato a tantissime altre serie, per citarne alcune :  “Incantesimo 6”, “Elisa di Rivombrosa” e “Suburra”. Cosa mi racconti di queste serie? Quali erano i tuoi personaggi?

MARZIA: Qui sarò breve!!

Incantesimo: cattivissima

Elisa di R : buonissima

Suburra : delinquente

E ce ne sarebbero altri cento di personaggi, uno diverso dall’altro, che mi hanno permesso di “giocare” con con la “bimba” Marzia che, per fortuna,  sta ancora lì, dentro di me. Ed è questo, secondo me,  che mi lega così profondamente a Massimo, i nostri “bambini” interiori, sono amici per la pelle e si sono amati al primo sguardo!!!

ALESSANDRO

Passiamo al teatro. Tu nasci come attrice teatrale. Ne hai fatto tanto e di bello. Qual è tra i tanti spettacoli quello a cui sei più legata?

MARZIA: Mah… dirtene uno solo è impossibile!

È come se tu chiedessi a una madre di 20 figli, qual è il suo preferito!

Li ho fatti tutti con grande passione, anche quelli che mi piacevano un po’ meno. Ho sempre cercato di dare il massimo, è vero sono tanti spettacoli e sono tanti anni di grandi soddisfazioni, tanti anni di gratificazioni; sono stata molto fortunata e nonostante questo c’è sempre qualcosa che manca, ci sono alcuni personaggi che avrei voluto fare ma che non sono “arrivati”.

Pazienza… però non si sa mai nella vita…🤩

ALESSANDRO:

Sempre parlando di teatro, in quale spettacolo hai avuto modo per la prima volta di lavorare con Massimo?

MARZIA:

“La donna serpente”!

Come ti dicevo, è stata la prima, felicissima occasione di lavorare insieme.

ALESSANDRO: Vorrei ricordare questa bellissima produzione teatrale: “La donna serpente” una favola di Carlo Gozzi.

Racconto in breve la trama

La trama riguarda una principessa delle fate, Cherestanì, al cui matrimonio con un mortale, Farruscad… si oppone il padre, il re fatato Demogorgón, che lancia al giovane principe,  una maledizione: Farruscad è costretto a giurare di non maledire sua moglie Cherestani, qualunque cosa lei faccia. Se lui  lo farà, lei sarà̀ trasformata in un “orrido mostruoso serpente “

Ho visto più volte quel meraviglioso spettacolo dove tu e Massimo interpretavate due personaggi di cui non voglio anticipare nulla e vorrei che fossi tu a raccontare quell’esperienza anche citando gli altri attori e I personaggi del cast tra i quali Benedetta Buccellato. Massimo aveva un ruolo magico e fantasioso, me lo racconti?

MARZIA: Ne ho già accennato prima, Massimo era un magnifico pupo siciliano, con un costume pazzesco, tutto in ottone lucente, come un vero pupo. Non credo si possa rendere l’idea di quello che era lo spettacolo con una semplice descrizione,  le scene favolose, nel vero senso della parola, una favola del grandissimo Lele Luzzati, un grande artista, con una fantasia esplosiva, che ha reso lo spettacolo una vera meraviglia per gli occhi e per l’anima!!!

Gli interpreti erano quasi tutti gli allievi della scuola di teatro di Genova, ma se dico allievi non si deve pensare a degli attori non “pronti”; erano tutti, ma veramente tutti, magnifici!! Uno più bravo dell’altro!!! Appassionati, entusiasti, instancabili, geniali. Artisti veri!!!!!

Marcucci, il regista, aveva fatto con loro uno stage per prepararli e, devo dire che ha fatto un grande lavor, poi, insieme ai ragazzi, c’erano anche alcuni attori  professionisti. C’era il grandissimo Donatello Falchi con il suo pantalone, geniale, straordinario e indimenticabile!!!! L’ho amato con tutto il mio cuore  (Anche perché nello spettacolo lui era il mio “amato siór pàre”!!!)

Benedetta Buccellato era la fata Cherestanì, bellissima, misteriosa, affascinante e bravissima!!!!!

E poi c’era Massimo in una interpretazione a dir poco magistrale del suo pupo siciliano. Superbo!!! Le sue movenze da burattino, semplicemente  perfette! Lo so, forse sto esagerando con i superlativi ma, credetemi per uno spettacolo così UNICO, con degli attori così INCREDIBILI non posso fare altrimenti.

E poi c’ero anch’io nel ruolo del principe Farruscad, un personaggio che ho fatto con tutta la mia passione! Mi piaceva moltissimo essere, ogni sera per poche ore, nei panni di un giovane uomo, appassionato, romantico, mosso da un sentimento d’amore purissimo e sincero, con delle morbidezze femminili, che davano al personaggio un fascino ambiguo molto interessante!!!!!

Posso dire che questo è stato uno degli spettacoli, anzi, per meglio dire “lo spettacolo” che ho fatto con più entusiasmo e che più mi son divertita a fare. Ho vissuto in una bellissima favola per tutto il tempo delle rappresentazioni!!!!

ALESSANDRO:

Lo so bene, cara Marzia, infatti quella fortunata produzione ha avuto la possibilità di poter essere rappresentata in Russia dove tu però in quel caso non hai partecipato essendo impegnata in altro spettacolo con il Teatro Stabile di Genova.

Da ciò che mi ha raccontato Massimo il pubblico che guardava lo spettacolo aveva una traduzione simultanea che ascoltava nelle cuffie. Posso immaginare che ciò potesse suscitare ilarità in scena e infatti così è stato dai racconti che ho ascoltato proprio da Massimo.

Ti vorrei fare un’altra domanda passando ad altro. Sei una bravissima doppiatrice, ricordo ai miei lettori che hai dato la sua voce a tantissime attrici internazionali, tra le quali Judi Dench, Rita Moreno, Maggie Smith. Qual è l’attrice a cui hai dato la tua voce alla quale sei più legata?

MARZIA: Devo dire la verità??? Ma si, dai….

Le grandi attrici che ho avuto la fortuna di doppiare, le ho amate tutte indistintamente. Ad ognuna di loro ho cercato di regalare un pezzetto di me oltre alla mia voce. E più sono brave, più le amo e mi affeziono, ce ne sono alcune che ormai conosco bene, avendole doppiate tante volte, e credo di poter dire che, fra tutte, quella che sento più affine è Judi Dench, grandissima attrice inglese che riesce a stupirmi e commuovermi ogni volta che ho la fortuna e l’onore di “lavorare con lei” doppiandola !!!!!

(chi fosse curioso di sapere quali e quante sono, le attrici che ho doppiato, può andare a dare un’occhiata alla mia pagina nel sito di Antonio Genna “il mondo dei doppiatori”)

Ecco il link citato da Marzia Ubaldi per visitare il sito di Antonio Genna: https://www.antoniogenna.net/

ALESSANDRO

Una domanda che sto ponendo a molti doppiatori. Cosa ne pensi del doppiaggio italiano oggi? Cosa è cambiato, cosa non va, con l’avvento delle nuove tecnologie dove rischia di finire questa arte?

MARZIA: mah, domanda impegnativa. Io da qualche anno doppio un po’ meno, da quando mi sono trasferita in campagna, doppio meno, cioè cerco di doppiare quello che vale la pena doppiare, quindi non frequentando molto le sale di doppiaggio molte cose che succedono sul campo,  non le “vedo”. Però, anche quelle poche volte, mi rendo conto che molte cose sono cambiate e certamente non in meglio. Mi dispiace doverlo dire ma, a volte, ascoltando alcuni film doppiati, si sente la fretta, l’incuria, cioè si sente il “dai che bisogna correre e consegnare il più presto possibile” il tutto sempre a scapito della qualità. Peccato perché il doppiaggio italiano è sempre stato il migliore al mondo!!!!

ALESSANDRO:

Nel tempo si rischierà di non avere un rinnovo del parco voci. I giovani non hanno possibilità più di assistere in sala per apprendere questa professione come succedeva un tempo. Secondo te cosa dovrebbe cambiare nel doppiaggio italiano e cosa consiglieresti ad un giovane aspirante doppiatore che desideri intraprendere questa professione?

MARZIA: io consiglio sempre, a chi vuol fare il doppiatore, la stessa cosa, cosa che, pare, non sia più di moda: STUDIARE!!!!!!

Ci sono scuole che possono aiutare ma anche lì bisogna saper scegliere bene perché ci sono anche delle gran “sole” che girano, ora poi con il covid non ti fanno più assistere. È un po’ un disastro, però la cosa fondamentale è lo studio!!

E credo sia fondamentale studiare recitazione, prima di correre bisogna imparare a camminare!!!

Se non sai recitare, non sai doppiare!!!

Non sono due cose diverse e separate, una non esclude l’altra anzi una è complementare all’altra !!!! I doppiatori più bravi sono sempre anche dei bravi attori!!!!

Ovviamente se non c’è anche una buona dose di talento. ☹️

ALESSANDRO:

Sei stata sposata con Gastone Moschin, e dalla vostra relazione è nata Emanuela. Non voglio entrare nel vostro intimo, ma vorrei ricordare l’attore Gastone Moschin.

MARZIA: credo di poter dire, senza tema di smentita, che Gastone era veramente un grande attore, intelligente, profondo, sensibile, acuto, pieno di un umorismo tutto suo capace di farti ridere di cuore e di trascinarti in un abisso di dolore. Grande!!!!

ALESSANDRO:

Un altro grande attore con il quale sia tu che Massimo avete lavorato è stato Alberto Lionello, che ho avuto il privilegio di conoscere. Cosa ricordi della tua esperienza professionale con lui?

MARZIA: con Alberto ho fatto tanti spettacoli, tutti di grande qualità e quello che posso dire è che da lui ho imparato veramente un sacco di cose. Quando hai avuto la fortuna di lavorare con un grande attore come Lionello, puoi star certo che non ti troverai mai a disagio in palcoscenico, qualunque cosa accada sarai sempre in grado di “risolvere” e superare tutto!!!

ALESSANDRO:

Cara Marzia, sono davvero contento di averti potuto ospitare nel mio blog e sicuramente anche i miei lettori saranno felici di aver potuto scoprire qualcosa in più su di te. Una domanda finale sulla televisione. Sicuramente è mutato nel corso di questi anni il genere televisivo soprattutto quello dell’intrattenimento leggero e del varietà; si legge tanta retorica su questo argomento. Io come produttore cerco di creare nuovi format ma il mercato non recepisce il messaggio di rinnovamento che deve arrivare esattamente dal comparto produttivo in quanto gli editori sono troppo concentrati a logiche di carattere commerciale in luogo di una maggiore attenzione sui contenuti. Mediaset in particolare è crollata su tutti i principali orari di palinsesto in termini di ascolto. La Rai invece secondo me sta facendo un buon lavoro. La mia domanda è: cosa ti piace della televisione attuale e cosa cambieresti?

MARZIA: Ah, ma allora hai proprio il vizio di fare domande complicate!!!!

Io vedo pochissimo i programmi di “varietà” o intrattenimento che dir si voglia, anzi, diciamo pure mai.

Preferisco di gran lunga un bel film, magari mi rivedo un vecchio capolavoro e mi godo la serata con gran soddisfazione. Su questo argomento diciamo che non sono molto ferrata oppure possiamo dire che le mie scelte ti dicono tutto su come la penso, oppure possiamo anche dire che io sono un po’ vintage (=vecchia)    Scegli tu!!!

E con questo dopo aver detto pochissimo di me, dopo aver tralasciato tantissime notizie sul mio lavoro.

CIAO A TUTTI !!!!!! 😜

Qui si conclude l’Intervista con Marzia Ubaldi. Tornate a visitare questo sito per le prossime interviste di questa serie su : https://www.alessandrolopez.it

Grazie ancora cara Marzia per il tempo che mi hai dedicato. Ti voglio bene.

Condividi!
2 Risposte
  1. Davide

    Intervista godibile,nella quale sei riuscito a far emergere aneddoti e storie coinvolgenti; la sig.ra Ubaldi ha anche un grande spirito,il che ha reso la conversazione frizzante.
    Complimenti

    Un saluto