INTERVISTA A EDY ANGELILLO. Da oggi il calendario editoriale del mio Blog si arricchisce di contenuti e di una rubrica mensile dedicata ad interviste a personaggi noti dello spettacolo italiano. Molti di questi negli anni hanno avuto a che fare con me per varie collaborazioni in ambito teatrale e televisivo.
La prima artista che ho il piacere di ospitare nel mio blog è Edy Angelillo, una cara amica e sono onorato che abbia accettato di rispondere alle mie domande. Raccontiamo Edy, prima di passare all’intervista.
Un’artista versatile, che ha avuto la possibilità ottenere successo sia come cantante sia come attrice, ma che non si stanca mai di mettersi alla prova con esperienze diverse, come aveva fatto anni fa prendendo parte a “Tale e Quale Show”. Questa è Edy Angelillo, che ha debuttato in Tv quando aveva solo diciotto anni a “Domenica In”, ma attualmente impegnata soprattutto a teatro, ambiente che ama perché le permette di sentire l’affetto del pubblico nei suoi confronti.
Decidere di costruire una carriera nel mondo dello spettacolo è stato per lei quasi naturale: “I miei genitori, Franco e Regina, hanno costituito per anni una coppia di varietà – aveva raccontato in un’intervista a ‘Repubblica’ -. Recitavano, cantavano, intrattenevano il pubblico. Hanno lavorato in dancing, piano bar, hotel, si sono esibiti in ogni parte del mondo. Sono nata in una famiglia in cui sentivo dalla mattina alla sera canzoni, che loro preparavano per le serate. Sono cresciuta nella follia totale“.
Edy Angelillo è nata a Venezia il 7 settembre 1961 e ha avuto una grande passione per il mondo dello spettacolo sin da quando era una bambina. Questo l’ha spinta a studiare mimo, danza e recitazione. Il momento per mettere in mostra il suo talento non è tardato ad arrivare: a diciotto anni è entrata nel cast di “Domenica In” come “ragazza del mese”. Tra fine anni ’70 e inizio anni ’80 ha modo di pubblicare il disco “Lontana e irraggiungibile/Senza confini”, oltre a ottenere un ruolo da ballerina grazie a Maurizio Nichetti.
Le soddisfazioni non sono mancate nemmeno come attrice. A distanza di anni è ancora orgogliosa di avere lavorato con maestri del calibro di Alberto Sordi, che l’ha diretta in “In viaggio con papà” e Francesco Nuti, con cui ha lavorato in “Madonna che silenzio c’è stasera”. Nel suo curriculum c’è anche la candidatura a al David di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista per il film “La bruttina stagionata” (1996).
Pippo Baudo l’ha inoltre voluta al suo fianco nel 1984 in una cornice importante come quella del Festival di Sanremo. Tra le sue esperienze ci sono anche diverse fiction, tra cui “Un medico in famiglia” (era Irene nella prima stagione), “Le madri”, “Don Matteo 4” e “Provaci ancora prof”.
So che Edy non ama parlare della sua vita privata, di cui si sa davvero pochissimo; una linea di comunicazione che apprezzo e condivido. C’è troppa morbosità da parte della gente di conoscere i dettagli della vita privata degli artisti e quindi su questo aspetto la riservatezza è d’obbligo. A renderla orgogliosa, oltre ai risultati ottenuti in carriera, c’è il figlio Andrea, che oggi ha 21 anni.
INTERVISTA A EDY ANGELILLO
Benvenuta Edy nel mio Blog, un comodo salotto nello spazio del web dove ti faccio accomodare per metterti a tuo agio e rispondere alle mie domande. Ecco la prima:
ALESSANDRO:
Nel cappello iniziale di questo articolo ho raccontato in modo abbastanza dettagliato, ma sintetico il tuo percorso artistico di grande successo. Vorrei approfondire con te alcune cose. Io nei backstage dal 1991 in un certo senso ho percorso alcune delle produzioni dove tu hai avuto modo di essere presente. Una tra queste è “Domenica In”, il tuo esordio all’età di diciotto anni. Cosa ricordi e vorresti raccontare di questo esordio?
EDY:
Proprio perché avevo diciotto anni vivevo il tutto senza ansie da prestazione, mi ricordo che il provino con Pippo Baudo lo feci cantando e suonando la chitarra, se dovessi farlo oggi probabilmente mi tremerebbero le dita e non riuscirei a mettere un accordo giusto è la bellezza dell’inconsapevolezza di quando si è giovanissimi, prendere tutto come un gioco, uscirono copertine su copertine con la mia faccia su tanti settimanali importanti ma non mi sembrava così incredibile, oggi ci farei più caso..
ALESSANDRO:
Sei anche una cantante e nel 1979 hai inciso un 45 giri intitolato “Lontana e irraggiungibile/Senza confini per la WEA Records. Dove hai cantato per la prima volta in pubblico questo brano?
EDY:
Ho anche inciso un secondo 45 giri, con due pezzi molto belli di Mario Lavezzi, “Per una storia in più” e “ Un po’”.
Mi piace cantare ma sempre nell’ambito teatrale, essendo una persona curiosa ho fatto quell’esperienza ma sinceramente non era la mia strada, non mi divertivo e poi ho sempre avuto dei punti di riferimento molto alti a livello musicale, Barbra Streisand, Mina, Aretha Franklin, Mia Martini e quindi essendo piuttosto esigente verso me stessa ho felicemente cambiato strada e intrapreso quella del teatro e del cinema in cui mi sento più a mio agio.
ALESSANDRO:
Il tuo percorso formativo è iniziato da quando eri giovanissima con scuole di danza, mimo e recitazione. Quali sono stati i tuoi Maestri? Hai qualche aneddoto da raccontare di quel periodo di formazione?
EDY:
Quel periodo di formazione fu molto importante per me per avere una base su cui muovere i primi passi e grazie a una di quelle scuole seppi del provino per “Ratataplan” il film di Maurizio Nichetti che vinsi dopo molte selezioni e da lì è cominciato tutto. Se si parla di maestri ho imparato da tutte le persone che ho incontrato nella mia carriera ma il Maestro che mi ha insegnato tutto senza volerlo è stato Gino Bramieri con cui ho debuttato in teatro al Sistina con la regia di Pietro Garinei, interpretavo il ruolo della figlia e entrando in scena nel secondo tempo passavo il primo tempo in quinta tutte le sere, guardandolo, studiandolo e ammirandolo, era un grande! Tempi comici perfetti, pause interminabili che solo lui riusciva a riempire con il suo talento, la sua umanità, ci volevamo bene è stato il mio papà teatrale.
ALESSANDRO:
Nel 1984 hai affiancato il comune amico Pippo Baudo nella presentazione del Festival di Sanremo. Cosa ti fa piacere raccontare di quella esperienza? Come ti sei trovata con Pippo?
EDY:
Benissimo! È stata un’esperienza divertentissima soprattutto perché in quel Sanremo c’erano ospiti incredibili, tra cui i Queen con il grande Freddy Mercury di cui ero innamorata, I Culture Club con Boy George di cui ero innamorata (avevo gusti particolari all’epoca) insomma potevo vederli dal vivo con i miei occhi e non solo ascoltarli o guardarli nei poster della mia cameretta.
ALESSANDRO:
Nel 1998 hai interpretato il personaggio di Irene, nella prima stagione della serie televisiva “Un medico in famiglia” diretta da Anna Di Francisca e Riccardo Donna. Raccontatami quel personaggio e l’atmosfera di quel set
EDY:
Atmosfera perfetta, rapporti divertenti e di stima con tutto il cast in particolare con Giulio Scarpati. Il ruolo di Irene mi è entrato dentro da subito, donna indipendente, ironica ma non disposta a rinunciare alla sua passione per star dietro all’amore tra l’altro un po’ confuso visto che avrebbe dovuto dividerlo con l’altra, Alice.
ALESSANDRO:
Successivamente sei stata protagonista in altre fiction TV, tra cui: le miniserie TV di Rai 1, Madri (1999), regia di Angelo Longoni, Giorni da Leone (2002), regia di Francesco Barilli, ed Il veterinario (2005), regia di José María Sánchez, la sit-com di Rai 2 Sweet India (2006), diretta da Riccardo Donna. Nel 2011 ritorni a lavorare con il collega di Un medico in famiglia Giulio Scarpati e con Nino Frassica nella serie televisiva di Rai 1 Cugino & cugino. Tante bellissime esperienze. A quali di queste sei più legata?
EDY:
Sicuramente a “Un medico in famiglia” e al “Veterinario” che mi ha dato l’opportunità di lavorare con Gigi Proietti, il più grande!
ALESSANDRO:
Anche nel cinema hai lavorato tanto in tante bellissime produzioni che di seguito elenco:
Ratataplan, regia di Maurizio Nichetti (1979)
La baraonda, regia di Florestano Vancini (1981)
Madonna che silenzio c’è stasera, regia di Maurizio Ponzi (1982)
In viaggio con papà, regia di Alberto Sordi (1982)
Cenerentola ’80, regia di Roberto Malenotti (1984)
Bolero Extasy, regia di John Derek (1984)
La bruttina stagionata, regia di Anna Di Francisca (1996)
Can can, regia di Matteo Oleotto – Cortometraggio (2004)
Appena giovani, regia di Tommaso Agnese – Cortometraggio (2007)
Pazze di me, regia di Fausto Brizzi (2013)
Zeta – Una storia hip-hop, regia di Cosimo Alemà (2016)
Qual è stato il Regista con il quale ti sei trovata più a tuo agio e che ti ha aiutato ad entrare meglio nel tuo ruolo?
EDY:
Ho un ricordo molto bello del film “ La Baraonda” (che non ebbe successo ma era un film particolare forse troppo avanti per l’epoca), grazie al regista Florestano Vancini, un uomo meraviglioso, un signore, e Giuliano Gemma un uomo simpaticissimo, poi “In viaggio con papà” lavorare con Sordi e Verdone è stata una gioia, idem per “ Madonna che silenzio c’è stasera” non ho mai riso tanto come con Francesco Nuti.
ALESSANDRO:
Passiamo al Teatro quello con la “T” maiuscola, la mia grande passione e la passione di tanti attori che conosco e quindi anche la tua. Hai interpretato vari ruoli in spettacoli di grande successo, mi incuriosisce particolarmente il periodo con Garinei e Giovannini dove hai partecipato alla grande commedia musicale “Rugantino”. Cosa ricordi di quella esperienza?
EDY:
Il ricordo è vivissimo e mi ritrovo a distanza di anni in scena al Sistina nel “ Rugantino”. Pietro Garinei mi chiamava “Angelillina” e la sua proposta per Rugantino si svolse con una semplice telefonata:” Angelillina sono Pietro, le va di fare Eusebia nel Rugantino? E io “Siiii!” e lui:” Bene, domattina passi in ufficio a firmare il contratto. Fine. Era un uomo gentile, un uomo d’altri tempi era il re della commedia musicale e con lui il grande Gino Landi, Terzoli e Vaime e Armando Trovajoli di cui tutti avevano timore essendo piuttosto burbero ma carinissimo e gentile con me, insomma direi piuttosto fortunata ad aver debuttato con il meglio del teatro!
ALESSANDRO:
Hai fatto anche tanta prosa qual è lo spettacolo che vorresti ricordare in questa intervista?
EDY:
Sicuramente lo spettacolo che sto portando in giro in tournée “ Que Serà” di R. Skerl con Paolo Triestino e Roberto D’Alessandro.
“Carmela e Paolino” per la regia di Angelo Savelli con il mio caro amico Gennaro Cannavacciuolo, e “Radice di due” di Bennicelli per la regia di E.M.Lamanna con Michele la Ginestra che è un fratello per me.
ALESSANDRO:
Passiamo adesso ad una bellissima produzione di una serie televisiva del 1998 andata in onda su Italia 1 intitolata “Professione Fantasma” scritta da Stefano Sudriè da un’idea di Marzia Ubaldi per la regia di Vittorio De Sisti e prodotta da Raffaello Monteverde per la Leader Cinematografica in associazione con la mia Società di produzione Stemal.
Racconto la trama, i personaggi e gli interpreti prima di passare alle domande:
Il detective privato Max Ventura viene ucciso per errore al posto di un’altra persona. Anziché passare nell’aldilà però, Max resta sulla Terra per aiutare la fidanzata Lella, la quale ha deciso di proseguire l’attività di Max all’agenzia investigativa. Nella sua permanenza come fantasma, Max viene seguito da uno “psicoanalista dell’aldilà”.
Nel corso dei casi affrontati, Max si ritroverà ad aiutare spesso Lella ed Ettore, il suo nuovo spasimante. Il fantasma è visibile dalla madre della donna, Serena, che però non può sentirlo, a differenza di un bambino, Dado, che può sentire la sua voce ma non riesce a vederlo.
INTEPRETI E PERSONAGGI
Massimo Lopez: Max Ventura
Edy Angelillo: Lella Baldini
Max von Sydow: “psicoanalista dell’aldilà”
Nina Soldano: Topazia
Bruno Bilotta: Ettore
Marzia Ubaldi: Serena Baldini
Fabiano Vagnarelli: Dado
Alberto Acampora: Dario
Giorgio Lopez: Commissario Salvi
Roberto Della Casa: ispettore Vincenzi
Emanuele Vezzoli: Costantino
Melba Ruffo: Darma
Ci siamo incontrati in un piccolo teatro al centro di Roma per i provini e tra tante attrici che si sono esibite la scelta condivisa da tutti è stata per te. Raccontami il personaggio di Lella Baldini
EDY: Sicuramente, il personaggio più bello che abbia interpretato in una fiction, simpatica, tenera, buffa e innamorata del suo Max.
ALESSANDRO:
Abbiamo avuto il privilegio di lavorare con un grande Attore, Max von Sydow, vorrei ricordarlo. Cosa racconteresti di lui, com’era sul set?
EDY:
Io purtroppo non ho avuto scene con lui, mi sono “ accontentata” di vederlo recitare sul set…che emozione!
ALESSANDRO:
Il 10 Agosto di quest’anno è mancato mio fratello Giorgio, una grande perdita, un fratello, un Artista, un grande doppiatore. Nella serie interpretò il Commissario Salvi, un piccolo ruolo, ma c’era anche lui e lo ricordo con grande nostalgia. Cosa racconteresti di Giorgio?
EDY:
Giorgio era un mito! Oltre che un bravissimo attore, molto, molto simpatico, ho un bellissimo ricordo, era sempre di buon umore e interpretava il ruolo del commissario in maniera esilarante. Un grande dispiacere la sua perdita.
ALESSANDRO:
Sempre in questa serie eri la fidanzata di Max interpretata da mio fratello Massimo. Sul set come vi siete interfacciati, è nata subito un’intesa artistica?
EDY:
Super intesa! Quanto abbiamo riso! Quanto mi sono divertita! La fatica di rimanere seria mentre ne faceva di tutti i colori, le sue imitazioni prima di girare le scene, i suoi racconti, i suoi aneddoti, Massimo è nel mio cuore, persona splendida!
ALESSANDRO:
Attualmente sei ancora parte del cast di “Rugantino” in cartellone al Sistina, fino a quando resterete a Roma? Ci sono altre date previste nella tournée ?
EDY:
Si insieme a Michele La Ginestra, Serena Autieri e Massimo Wertmuller, siamo stati al Sistina fino al 27 marzo, poi a Napoli dal 3 al 10 aprile e poi vista la grande richiesta aggiungeremo date a maggio sempre a Roma al Sistina.
Cara Edy, grazie per avermi concesso un po’ del tuo tempo e spero di venirti a vedere presto in Teatro.
EDY:
Grazie a te Alessandro è sempre un grande piacere!
Viva il Teatro!
ALESSANDRO:
Evviva!!
E per concludere questa bella intervista vi lascio alla visione della sigla di testa della Serie “Professione Fantasma”. Vi do appuntamento alla prossima intervista su questo sito https://www.alessandrolopez.it
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Una attrice con un curriculum che parla da se,ha sempre mantenuto un profilo riservato e questo non fa che aumentare la stima.
Leggendo l’entusiasmo col quale narra delle esperienze con personaggi quali Von Sidow,Sordi,Baudo ,Garinei si evince l’amore che ha sempre messo nel suo lavoro
E l’affetto speciale che ha verso la vostra famiglia,sia professionalmente che umanamente,anche nel ricordo del grande Giorgio
Io sono legato affettivamente al suo personaggio ne “il medico in famiglia”
Un caro saluto
Grazie Davide per il tuo commento. Si, davvero una grande artista che ho avuto modo di apprezzare in tutte le sue esperienze anche canore. Vero il bel legame con la nostra famiglia che si è instaurato da quella bella produzione che ancora molti ricordano. Spero di poterne ripetere di belle a quel livello e sto lavorando come sai su questo aspetto produttivo anche nel settore audiovisivo dove desidero tornare a produrre contenuti, spero di gradimento per il grande pubblico. Un abbraccio amico mio.
Una bella intervista che ho letto con piacere, perche è un personaggio che in fondo conosciamo un po tutti.
complmenti a te per l’intervista e a lei per la sua carriera.
Ciao Alberto e grazie per aver apprezzato questa mia prima intervista. Ne pubblicherò prossimamente altre sempre interessanti. Un abbraccio.