Nel blog di oggi “Osservatorio sulla fiction” ho deciso di scrivere un articolo di servizio nel settore Fiction “Made in Italy” dove opero da diversi anni sia come Agente e Produttore. Voglio citare qualche passo di un rapporto che ho trovato in rete a questo link:  https://www.key4biz.it/mia-2021-non-convince-la-ricerca-ice-sullexport-dellaudiovisivo-stimolante-il-rapporto-apa-sullindustria-nazionale/377908/ che riporta l’osservatorio Mia 2021.

Ecco qualche passo interessante per poi fare delle riflessioni personali. Cito: “la ricerca sull’export audiovisivo italiano è sostanzialmente congelata da molti anni. Il problema è quello di sempre: assenza di dataset affidabili. Per costruire un dataset affidabile è necessario un budget adeguato. Non è possibile “fare ricerca” con un esiguo budget, altrimenti il risultato sarà sempre pessimo.”

Vediamo alcuni dati: il mercato audiovisivo italiano ha registrato nel 2020 ricavi di poco inferiori a 10 miliardi di Euro. La televisione rimane il canale centrale nel sistema audiovisivo italiano (ricavi per 7,6 miliardi di Euro), ma prosegue e cresce l’ambiente “video on Line” che nel 2020 vale 2 miliardi di Euro.

Un dato che fa riflettere è che la sala cinematografica è a quota 182 milioni di Euro, che rispetto alle cifre precedenti è ridicola. La Fiction nell’audiovisivo è il genere che genera più investimenti, e addirittura durante la pandemia tali investimenti sono cresciuti rispetto al 2019.   

Nella stagione 2020/21 Rai si conferma leader nella fiction con il 78% di prodotti trasmessi; Sky e Mediaset sono al 7%, Netflix al 4%, Amazon al 3%. Questi dati vanno a sfatare il mito delle piattaforme digitali a favore dei canali generalisti che stanno riscuotendo maggiori dati di ascolto.

Nel panorama della Fiction italiana, si spazia da la frenetica “Gomorra” al ritmo lento di “Montalbano” passando per la serialità di “ Un posto al sole”. Evidentemente piacciono le storie, gli intrecci, ma anche quella vita ordinaria che in video diventa un po’ straordinaria. Le migliori fiction sono quelle che sanno conciliare dimensione provata e collettiva e che presentano un tocco di originalità in più.

Tra queste ne posso citare alcune: “Il commissario Ricciardi”, “Imma Tataranni”, “La compagnia del cigno”, “I bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”. Questi sono i nomi delle fiction che hanno avuto più successo nel 2021.

Anno nuovo e nuove fiction. Per il 2022 invece sono previste tante fiction che la Rai trasmetterà. Questi alcuni dei titoli: “Non mi lasciare”, “Doc”, “La sposa”; continuerà poi per tutto l’anno una fitta proposta di nuove stagioni di serie già trasmesse, una tra tutte “L’amica geniale”.

Mediaset invece nel 2022 proporrà diversi titoli nuovi ed i sequel delle fiction di maggior successo del 2021. Le novità in casa Mediaset sono molte, arriverà la fiction “Viola come il mare”, “Giustizia per tutti”, “Fosca Innocenti” e “Più forti del destino”.

Per quanto riguarda le piattaforme digitali, le principali novità saranno nel corso di questo mese con “After life” su Netflix, “Landscapers” su Sky (serie ispirata a fatti realmente accaduti), per Amazon Prime “Monterossi”.

Dal punto di vista produttivo altra nota da sottolineare è che andrebbe aumentato il budget assegnato al Tax Credit e che non si dovrebbero ridurre le risorse economiche del servizio televisivo pubblico, anche perché la Rai resta di fatto il principale finanziatore dell’industria audiovisiva italiana.

Altra forma di sostegno promo pubblicitario alla produzione che andrebbe incrementata è quella del Product Placement molto diffusa nell’audiovisivo cinematografico e fiction. Il product placement (o “embedded marketing” o “embedded advertising”) è una forma di promozione che consiste nel mostrare, menzionare o comunque mettere in evidenza un prodotto commerciale all’interno di un prodotto narrativo (film, serie TV, show radiofonico…) in modo che venga recepito dallo spettatore in maniera inconscia. 

E’ una tecnica utilizzata davvero da decine di anni ed era presente già nei film degli anni 50-60. Vi basterà pensare a film anche in bianco e nero dove si vedeva un attore di Hollywood fumare una Marlboro con tanto di pacchetto ben visibile.

Al giorno d’oggi, i marketer cercano di raggiungere strumenti di marketing non convenzionali. Proprio in questa ottica si colloca il product Placement. Secondo diversi studi il product placement ha un grande impatto nel destinatario della pubblicità. Il prodotto, direttamente mostrato, colpisce in media circa il 30% di spettatori. Inoltre se il prodotto viene fatto vedere vicino l’attore o personaggi secondari, l’efficacia del messaggio aumenta a più del 50%. Mentre se il personaggio principale utilizza il prodotto, la visibilità arriva fino all’80%.

Il product placement in genere avviene dietro un corrispettivo economico, ovvero si tratta di una sponsorizzazione occulta eseguita senza che gli spettatori ne siano consapevoli fin dall’inizio.

In Italia, la disciplina normativa del product placement è stata introdotta per la prima volta dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28 (Riforma della disciplina in materia di attività cinematografiche), infine abrogato dalla Legge 14 novembre 2016, n. 220 (Disciplina del cinema e dell’audiovisivo).

Speriamo di vedere nuovi prodotti all’altezza delle aspettative e soprattutto “Made in Italy”.

Condividi!
3 Risposte
  1. Davide

    Speriamo sia così; di certo ,con l’offerta delle Smart te ,si è andati verso un mercato che sovrasta le tv di stato,nonostante dei prodotti di qualità vengano erogati.

    Probabilmente si ha così tanta vastità di scelta che resta anche difficoltoso concentrarsi sulla effettiva qualità di un prodotto

  2. Antonio

    Anche questo prodotto sta entrando con prepotenza nel mercato in line .
    Si acquista tutto on line, si fa la spesa alimentare comodamente dal divano di casa e non si va più al cinema perché si predilige la Smart TV e vedere la fiction sempre dal divano di casa.
    Chi è che ne trae i maggiori benefici da tutto ciò ?

    1. Grazie Antonio per il tuo commento. La pandemia ha favorito la fruizione di prodotti fiction sul web più che mai. Ovviamente ci guadagnano Mediaset e Rai con i loro progetti streaming on demand su Mediaset Play e RaiPlay. Oggi tutto viaggia su web e con le connessioni in fibra e la tecnologia avanzata può far fruire questi prodotti anche da chi non possiede un televisore. Continua a seguire i miei blog. Grazie.