Siamo finalmente arrivati nel 2022, ma la situazione pandemica non accenna ancora a diminuire e a imporci gli effetti derivati da nuove restrizioni e regole che ci stanno ormai assillando direi da oltre due anni. Consultare questa “giungla” di regole sul web è diventata un ardua impresa per chi abitualmente se ne occupa, figuriamoci per un qualsiasi cittadino che deve orientarsi tra norme, decreti, lasciapassare e vivere quotidianamente la sua vita. Quindi questo mio articolo oggi vuole dare un minimo di informazione sulle prossime mosse governative in materia di prevenzione del Covid. Le notizie che ho rilevate provengono dalla fonte del sito web “Il Fatto quotidiano”.

Nell’ultimo mese la strategia del governo per far fronte alla crescita dei contagi e al dilagare della variante Omicron si è fatta via via più frenetica, con una serie di decreti che hanno introdotto nuove regole o rivoluzionato quelle esistenti. Alcune norme e restrizioni sono già in vigore, molte scatteranno nelle prime settimane del 2022. Per tentare di fare un po’ di chiarezza, tralasciando i futuri provvedimenti (già in esame), ecco un calendario delle novità:

1 GENNAIO, cambia la quarantena: 

Dal primo gennaio niente quarantena, ma solo auto-sorveglianza per i contatti stretti di un positivo che abbiano ricevuto la dose booster o abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 4 mesi, o siano guariti dal Covid nei 4 mesi precedenti. Si avrà però l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Il periodo di auto-sorveglianza termina al quinto giorno, ma solo se asintomatici: in caso di comparsa di sintomi serve il tampone. Chi è vaccinato da oltre 4 mesi, se asintomatico, in questi casi dovrà fare una quarantena di 5 giorni. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni.

3 GENNAIO, mezza Italia in zona gialla:

Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia si sommano alla lista delle Regioni in zona gialla, ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. Il passaggio progressivo di vari territori al giallo è indice che i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive stanno risalendo in tutto il Paese. Gli ultimi decreti hanno annullato di fatto le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. In entrambe la mascherina è obbligatoria all’aperto, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti e tutte le attività restano aperte. Valgono in generale le regole sul certificato verde e su quello rafforzato.

5 GENNAIO:

vertice sul Super green pass per tutti i lavoratori – Potrebbe approdare in Consiglio dei ministri il 5 gennaio il decreto che prevede l’obbligo del Super Green pass a tutti i lavoratori, dopo l’obbligo vaccinale già previsto per sanitari, forze dell’ordine e insegnanti. Alcune forze politiche, in particolare Lega e M5s (anche se con motivazioni diverse), sono però contrarie. Si potrebbe arrivare ad una mediazione, partendo con l’obbligo del certificato verde rafforzato inizialmente solo per i dipendenti pubblici che fanno lavoro di front office, poi gradualmente con altre categorie.

6 GENNAIO:

la Serie A riparte con la capienza degli stadi al 50% . Riparte la Serie A e, visto l’ultimo decreto, la capienza degli stadi sarà al massimo al 50%, così per tutti gli impianti sportivi all’aperto. Per i palazzetti al chiuso la capienza massima deve essere al 35%.

7 GENNAIO:

la scuola ricomincia con le nuove regole – Si torna a scuola in gran parte d’Italia, anche se in alcuni territori la data per la ripartenza è stata posticipata. I docenti in ogni caso dovranno indossare le mascherine Ffp2. Potrebbe però cambiare anche il sistema di quarantene e Dad per gli studenti, dopo le proposte delle Regioni avanzate al Governo. Visto l’avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, l’ipotesi è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’auto-sorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10giorni con Dad (quest’ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell’isolamento per i non vaccinati.

10 GENNAIO:

entra in vigore la stretta per i non vaccinati – Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio per la maggior parte delle attività, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Parte dunque la stretta sui non vaccinati, decisa con l’ultimo decreto: sarà necessario il Super Green pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti da sci e tanti altri luoghi di socialità e svago.

10 GENNAIO, il booster si può fare anche dopo 4 mesi – I tempi per la somministrazione del booster diventano più brevi: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5. Ma non si tratta di tempi obbligatori.

1 FEBBRAIO:

la durata del Super green pass si riduce a 6 mesi – Si accorcia la durata del certificato verde ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione rafforzata. Chi ha ricevuto l’ultima dose (ovvero la fine del primo ciclo) o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio green pass.

31 MARZO:

scade lo stato d’emergenza. L’ultima data si chiude con un’incertezza. Non si può ancora sapere se sarà rinnovato lo stato di emergenza, a cui sono legate ad esempio le norme sul lavoro agile, ovvero lo smart working, e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale.

In conclusione vorrei effettuare delle personali considerazioni in modo totalmente imparziale non prendendo volutamente posizioni pro o no vax; ma il mio pensiero in questi casi va sempre nei confronti di quelle categorie particolarmente fragili, che per patologie pregresse e soggetti intolleranti per allergie comprovate e certificate non possono vaccinarsi. Quale sarà la posizione del Governo nei confronti di questi soggetti? Come potranno gestire la propria vita quotidiana, il lavoro, la socialità e quant’altro di diritto per un essere umano? Sono domande che mi pongo da tempo, ma sinceramente viste le ultime posizioni non riesco a darmi delle risposte. Probabilmente non ce ne saranno, ma l’auspicio è sempre che in breve tempo, proprio nel corso del 2022 si possa finalmente allentare la morsa di questa situazione ormai fuori controllo.

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2 Risposte
    1. Caro Davide, purtroppo si lo è stato e continua ad essere un incubo. Il mio intento, e spero di esserci riuscito, è quello di riportare un po’ di informazioni in modo non martellante ed ansiogeno, ma al fine di dare un maggiore orientamento a chi ne ha bisogno a tutti i livelli. Un grand abbraccio amico mio.