Io e la mia moto, appunti di viaggio

Io e la mia moto, appunti di viaggio. Sono diversi anni che coltivo questa passione per la moto. Essere motociclista, come ho scritto anche in un mio blog, è una filosofia di vita, uno stile di vita del tutto particolare. Le soddisfazioni che ti può dare una moto in termini di libertà percorrendo strade a volte del tutto nuove e sconosciute è assolutamente impagabile. Già da adolescente riuscii a convincere i miei genitori ad acquistarmi una Vespa 50, il mio primo vero ciclomotore.

Salii in sella e senza esitazioni partendo tranquillo come se avessi già percorso molti chilometri. Ho trascorso con lei le più belle estati della mia adolescenza a Sabaudia. Partivo da Roma percorrendo la vecchia Statale Pontina quando ancora non era a due corsie e piazzandomi sul ciglio destro della carreggiata arrivavo in circa due ore a Sabaudia.

Devo dire che i miei genitori mi hanno permesso tutto questo non senza qualche ovvia preoccupazione e li ringrazio ancora oggi per avermi dato questa possibilità. In seguito ho avuto altri ciclomotori: il Boxer della Piaggio, per poi passare alla piccola vera motocicletta 50 CC il Moto Morini ZZ Corsarino un vero portento.

Da li ho cominciato a pensare che in futuro negli anni successivi avrei desiderato comprare una vera moto, ma invece ho proseguito negli anni acquistando i primi Scooter.

Nel 2009 ho deciso di fare finalmente il grande passo ed invogliato da mio fratello Stefano che già possedeva una BMW RT 1150 ho acquistato anche io una BMW RT 1200 e da li è iniziata la mia vera avventura da Biker.

Prima con piccoli itinerari per prendere confidenza con una moto di alta cilindrata e di discreto peso su varie tipologie di percorsi; dal misto all’autostrada per poi programmare successivamente dei bei viaggi anche in Europa.

Nel 2019 ho ceduto la mia RT 1200 a mio fratello Stefano ed ho fatto un ulteriore salto di qualità passando alla fantastica BMW K1600 GT che posseggo tuttora.

Vorrei soffermarmi un attimo prima di passare nel tema del titolo “Io e la mia moto, appunti di viaggio” descrivendo le caratteristiche tecniche di questa splendida moto e la mia personale prova su strada dall’acquisto sino ad oggi, per evidenziarne le qualità di ottima moto stradale ma con punte di eccezionali qualità sportive da non sottovalutare. Chissà che dopo aver letto le caratteristiche di questa moto qualche lettore o amico decida di farci un pensiero ed acquistarla.

La Bmw K 1600 GT appartiene alla categoria delle moto Sport Tourer, ecco le sue misure: lunghezza 2.324 mm, larghezza 1.000 mm, altezza sella da terra 810 mm, interasse 1.618 mm, peso a secco 306 kg, ha un motore di 1.649 cc di cilindrata con 6 cilindri disposti in linea trasversale, raffreddamento a liquido, avviamento elettrico, alimentazione a carburatore alesaggio 72 mm, corsa 67,5, frizione elettronica, 4 valvole, distribuzione 2 assi a camme in testa. Ha juna potenza di 118 Kw (160,4 CV)/ 6750 rpm, la coppia 180 Nm (18,4 kgm) / 5250 rpm, cambio meccanico elettroassistito dalla versione 2017, capacità del serbatoio 26 lt, trasmissione finale ad Albero, con una velocità massima di 250 km/h.

Vediamo la sua ciclistica (apprezzabilissima per una moto di queste dimensioni): Telaio Doppio trave – alluminio, sospensione anteriore parallelogramma, sospensione posteriore forcellone monobraccio, freno anteriore Doppio disco con ABS, misura freno anteriore 320 mm, tipo freno posteriore Disco con ABS, misura cerchio anteriore 17 pollici, pneumatico anteriore 120/70 ZR17 (58W)- R17, misura cerchio posteriore 17 pollici, pneumatico posteriore 190/55 ZR17 (75W)-R17.

Veniamo adesso alla mia personale prova su strada di questa moto: Sei cilindi di puro piacere. In sella a questa maxi tourer della casa tedesca si ha subito la sensazione di essere a bordo di una moto di elevata potenza, consistente peso, ma nello stesso tempo eccezionale maneggevolezza in tutte le situazioni di guida. La sua linea è molto elegante e sinuosa, affascina, e le varie gamme di abbinamento di colori disponibili danno un’ampia possibilità di scelta. I 1.649 cc sviluppano 175 Nm a 5.500 giri e 160 cavalli a 7.750 giri.

Il telaio in alluminio è invariato rispetto alle versioni precedenti al 2017 e lavora sempre con la sospensione anteriore Duolever ad ammortizzatore centrale, mentre dietro c’è l’immancabile Paralever.

La K1600GT è dotata di serie delle sospensioni semi-attive Dynamic ESA, mentre tra gli optional ce ne sono due imperdibili. Il primo è il cambio elettro-assistito Pro (funziona sia a salire che a scendere di rapporto); questo sistema ha il pregio inestimabile di ridimensionare quello che forse è l’unico difetto di questa moto. Mi riferisco alla rumorosità del cambio. Con l’assistenza elettronica sparisce e il sistema funziona alla perfezione a salire, mentre permane una certa durezza del comando in scalata. Visto il peso di cui sopra, il secondo optional che consiglio è la retromarcia, che funziona in modo semplicissimo premendo il tasto R e poi quello di accensione. Sfrutta il motorino d’avviamento, imprime una velocità di 1,2 km/h e fa superare alla moto pendenze fino al 7%. 

Infine l sistema di chiamata d’emergenza intelligente eCall. E’ un optional e in caso di incidente che si attiva automaticamente trasmettendo i dati relativi alla posizione, chiedendo soccorso. Un Optional per la sicurezza da prevedere sicuramente in caso di acquisto. La versione Sport ha una colorazione speciale blu e nera, il motore nero, la sella con cuciture in contrasto e il parabrezza basso.

Gli optional sono raccolti in due pacchetti. Il pacchetto Safety, che comprende l’Adaptive Light Control, la luce diurna, il controllo della pressione degli pneumatici RDC, l’Hill Start Control. Poi c’è il pacchetto Comfort, che aggiunge il cambio elettro assistito Pro, la chiusura centralizzata, l’impianto antifurto, l’avviamento Keyless e il proiettore supplementare a LED.

In sella, solo belle sensazioni. Si poggiano bene i piedi a terra (810/830 mm l’altezza della sella) e così anche il peso non è un grosso handicap. Tanto più che c’è la retromarcia a togliere parecchi imbarazzi in parcheggio. I comandi sono morbidi e precisi, mentre l’immenso motore si lascia usare a 1.000 giri in quinta in città, a meno di 40 km/h. E già da qui prende velocità come un Boeing al decollo. Ha una forza bestiale, che va di pari passo con un sound che ricorda i meravigliosi motori a sei cilindri in linea di BMW. Quando si toccano gli 8.000 giri, la nostra K1600GT fa il verso alle vecchie M3 (le più amate, quelle aspirate a sei cilindri delle serie E36 ed E46). Ed è poesia, Bikers!

Il cambio elettro-assistito riduce in modo evidente la rumorosità.  
Sul misto la sei cilindri si muove sicura, stabile e anche maneggevole, a patto di non forzare troppo gli ingressi in curva e la frenata. La BMW richiede infatti una guida fluida e rotonda, da vera tourer di lusso. E così ripaga con un confort esagerato. La sella e la manopole riscaldate sono vere coccole, mentre il parabrezza regolabile elettricamente protegge alla perfezione nella versione standard, un po’ meno in quella Sport. Le sospensioni semi-attive cambiano volto alla K a seconda che si scelga la comoda taratura Road o quella sportiva Dynamic. 
Difficile pretendere di più dall’ammiraglia della BMW, che a ben guardare non costa nemmeno uno sproposito visti i contenuti tecnici.

In sintesi Pregi: Confort notevole / Motore imperioso Difetti: Cambio duro in scalata.

Nel successivo blog che pubblicherò prossimamente vorrei condividere con i miei lettori alcuni appunti di viaggio, documentati con foto, tra i più importanti e belli da vedere. Poiché i viaggi sono stati tanti nel corso di questi anni, questo blog si ripeterà in più “episodi” sempre con lo stesso titolo per poterlo identificare facilmente nel mio sito con l’aggiunta di un numero progressivo per identificare la cronologia di pubblicazione. Vi do appuntamento al prossimo episodio di: “Io e la mia moto, appunti di viaggio”

A tutti gli appassionati di moto consiglio di fare un salto dal concessionario di zona per ammirare questa splendida moto e prenotare una prova. Se volete fare una simulazione di acquisto e configurare la vostra futura BMW K1600GT ecco il link giusto per farlo: https://configurator.bmw-motorrad.it/index_it_IT.html#/modelfinder

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8 Risposte
  1. Davide

    Tutto partì dalla mitica Vespa; quanto ne abbiamo parlato in privato.

    Una storia che dice molto di te,visto che di una passione ne hai fatto uno stile di vita

    1. Grazie Davide per il tuo commento. In effetti ti ho raccontato tanto di questa mia passione, dei lunghi viaggi anche se tu non sei un motociclista ti sei appassionato ugualmente. E quindi ho pensato per questo motivo di condividere pubblicamente questa mia esperienza con tutti, anche chi non conosce questo strano ma meraviglioso mondo potendosi avvicinare e gradualmente appassionarsi semplicemente leggendo gli itinerari percorsi e sfogliando un album di belle immagini di luoghi meravigliosi. Un modo per viaggiare virtualmente in sella con me.

  2. Dario Pastorino

    Altro che “Tg motori”… Attenzione che l’amore è la devozione per questa moto potrebbe far ingelosire tua moglie… comunque a parte gli scherzi questa è una bellissima passione che ho condiviso più da passeggero che da pilota e la libertà che provi stando in sella a una moto sono indescrivibili. Bello anche il fatto che questa fosse una passione condivisa tra fratelli, un ulteriore ricordo che puoi portare sempre con te.

    1. Grazie Dario per il commento. Non a caso la moto l’ho chiamata come mia moglie Rossella. Lei devo dire che mi lascia ampia libertà di vivere questa mia pluriennale passione senza alcun problema. Con mio fratello da tempo condivido chilometri di viaggi e di ricordi. Un album che si potrà sfogliare in questo spazio blog