Eccoci al secondo appuntamento di “Io e la mia moto, appunti di viaggio / 2”. In questo nuovo articolo, come avevo promesso, entrerò nel vivo di questa mia passione cominciando davvero a scrivere gli appunti di uno dei primi viaggi lunghi che ho fatto con la mia precedente BMW RT 1200. Il Motorrad Days a Garmish. Si tratta di un raduno annuale dove tutti gli appassionati di moto possessori di Bmw e non si riuniscono in una vasta zona alle pendici della stazione sciistica della cittadina bavarese per una tre giorni appassionante.
Si ha la possibilità di ammirare le novità della casa tedesca, acquistare in stand capi di abbigliamento da moto ed un’occasione di conoscere Bikers e condividere in allegria questo evento. La presenza media conta circa 40.000 partecipanti, quindi per la Bmw è un appuntamento molto importante anche dal punto di vista del marketing per poter presente tutte le novità in uscita. E’ possibile anche ammirare molte moto d’epoca esposte ed assistere a degli show dimostrativi con piloti che fanno evoluzioni in pista con alcuni modelli di moto.
Garmisch – Partenkirchen è situata nella parte meridionale dell’Alta Baviera, a circa 10 km dal confine con l’Austria ed è la località sciistica bavarese più nota. A circa 12 km a sud-ovest dell’abitato si trova la vetta dello Zugspitze (2.962 m), la montagna più alta della Germania.
Nl luglio del 2017 è stata la prima volta che vi ho partecipato. Sono partito all’alba da Roma diretto a Padova per fare una tappa di sosta di un giorno, dormire a casa di mio fratello Stefano, e la mattina dopo, insieme ad un gruppo di amici ci siamo avviati in direzione di Garmish, percorrendo l’Autostrada del Brennero. Rigoroso equipaggiamento estivo, ma che prevedeva anche tute anti pioggia, perché il tempo in quella regione bavarese, cambia repentinamente e spesso si è colpiti da improvvisi temporali, vere bombe d’acqua che costringono ad una sosta forzata per indossare tutte le protezioni del caso.
Prima tappa: Padova – Füssen
Ci aspettavamo circa 400 km, quindi ci siamo svegliati molto presto per viaggiare in tutta tranquillità ed evitare le ore più calde della giornata. Abbiamo percorso le statali, che sono sicuramente più lunghe, ma che ci hanno dato modo di gustare il paesaggio soprattutto costeggiando i laghi di Levico e di Caldaro, fino ad arrivare a Merano.
Senza addentrarci troppo nel centro di Merano, normalmente sempre trafficata, ci siamo diretti verso il Passo Rombo (2509 m.s.l.m.). Durante la salita abbiamo lasciato i 25° della pianura fino ad arrivare ai 7° che ci hanno accolto anche con la neve sulla cima. Abbiamo svalicato pagando il pedaggio previsto per la parte austriaca acquistando la vignette, obbligatoria per le autostrade austriche per il tratto che ci interessava ma poi abbiamo percorso strade normali.
Per raggiungere Fussen abbiamo percorso il passo di Fern, strada molto bella ed impegnativa con curve e tronanti che si trova nel tirolo austriaco. Collega i Paesi di Terrenz ed Imst con la cittadina di Reutte lungo la strada B179 che prosegue fino in Germania.
Arrivati nel tardo pomeriggio nell’area di Fussen abbiamo pernottato in una piccola località della zona per affrontare più riposati il giorno successivo.
Visita al Castello di Neuschwanstein:
Il giorno seguente respiravamo già aria di vacanza e ce la siamo presa comoda visto che i castelli che volevamo visitare erano lontani soltanto 3 km da Füssen.
A metà mattinata ci siamo diretti a Hohenschwangau, qui si trovano il Castello di Hohenschwangau ed il meraviglioso Castello di Neuschwanstein. Ci siamo recati subito alle biglietterie ed incominciare la visita dei castelli.
Il primo che abbiamo visitato è quello di Hohenschwangau perchè più vicino alle biglietterie e perché avevamo pochi minuti prima dell’inizio della visita guidata. Per accedere al castello si deve fare una breve salita, all’interno i dipinti e gli arredi delle varie stanze sono tenute benissimo, la guida rende il tutto più interessante ed affascinante con piccoli aneddoti della vita quotidiana degli antichi padroni di casa.
Terminata la visita al castello di Hohenschwangau, ci incamminiamo per il castello di Neuschwanstein. Per raggiungerlo c’è una strada in salita perchè si trova proprio sulla cima di un colle. La strada è piacevole perché immersa nel bosco che circonda la zona e non è particolarmente ripida.
Arrivati al castello si attraversa un piccolo ponte sovrastato da un portone ad arco con il quale si accede ad uno dei cortili interni. Da qui parte la visita dei due piani passando tra stanze maestose, sale imponenti e grotte. Quello che colpisce sono i colori sfavillanti utilizzati, l’oro e gli arredi che a volte tolgono il fiato. Sembra quasi di camminare in un set cinematografico dove si gira un film fantasy/storico.
Terminate le visite ai castelli In sella alla moto ci si siamo spostati direzione est, lasciando la Romantische Strasse per trovare la località di Oberammergau, conosciuta per la manifestazione in onore della passione di Cristo, che ha luogo dal 1633 ripetendosi da maggio a ottobre e che vede la partecipazione di 2200 figuranti. Insieme a questa tradizione anche quella di intaglio del legno è molto forte in città e si può ammirare nelle molteplici botteghe artigiane del paese per poi proseguire alla volta di Garmish dove siamo arrivati nel tardo pomeriggio con una breve sosta per ammirare la splendida cornice del Lago di Ebsee lago della Baviera che si trova a 973 metri di altitudine. Si trova sulla asse settentrionale dello Zugpitze la montagna più alta di Germania . In serata abbiamo raggiunto finalmente Garmish dove abbiamo pernottato per due notti per andare al mitico Motorrad Days.
Le sensazioni durante il viaggio.
La temperatura che cambia mentre sei alla guida concentrato, scende man mano che sali, sale man mano che scendi. L’odore dell’aria che cambia chilometro dopo chilometro. Una curva, due, tre quattro, cento. Non da aggredire ma da accarezzare a buon ritmo con la moto che dondola tra le gambe. E poi fermarsi al passo, dove inevitabilmente troverai altri come te, che hanno la stessa destinazione. Scambiare qualche parola, magari fare qualche chilometro assieme. Ci sono emozioni e sensazioni che solo un viaggio in moto riesce a regalarti. Spero di poterle far provare anche se virtualmente a tutti i miei lettori.
Ho parlato spesso nei miei blog dei tempi moderni e di come, pur pensando di essere connessi con il mondo grazie ai social, in realtà siamo sempre più soli. Ho sempre pensato, invece, che una delle cose più social che esistono al mondo sia la moto, in tutte le sue sfaccettature.
Quelli che con un termine un po’ arcaico possono essere definiti “motoraduni” ne rappresentano il più classico degli esempi. Tante persone accomunate da una stessa passione si trovano insieme in un luogo più o meno ameno. A far cosa? Tendenzialmente nulla, perché questo si fa ai moto raduni. Nulla. Ma ci si va perché si mangia e si beve, si raccontano e si ascoltano storie, ci si diverte. E ci si va perché il bello del motoraduno alla fine è sempre il viaggio per andarci, che non deve essere comodo, o rapido. No, al motoraduno ci si va per la strada più lunga, quella con più curve, quella che scala almeno un paio di passi.
Qui sta l’essenza di manifestazioni come il BMW Motorrad day di Garmisch (ma potrebbe essere qualsiasi altro raduno), il bello del motoraduno è proprio il viaggio. Ne ho vissuti parecchi di eventi come questo, a volte invitato, altre me la sono andata a cercare: la scaletta della giornata è sempre più o meno la stessa, ma condivisa con tanti amici anche occasionali e conosciuti durante i viaggi che coltivano la tua stessa passione.
Anche quel primo anno il raduno BMW di Garmisch è stato così, una sorta di Oktobrefest in anticipo con tanta moto per contorno. Per tre giorni il paesello bavarese ai piedi delle Alpi si popola all’inverosimile di moto e di persone, si riempie dei colori sgargianti delle tende, dei rumori della festa. Due giorni a far bisboccia, che però non sedano la voglia di moto, di saltare in sella per affrontare la strada, ancora quella più lunga, con più curve e più passi da valicare. Perché il bello del raduno è anche la strada per tornare.
Quest’anno, Covid permettendo il Motorrad Days sik svolgerà per la prima volta a Berlino nuova città scelta da BMW quale sede dell’evento. Per avere notizie dettagliate sull’evento ecco il linl da consultare: https://www.bmw-motorrad.it/it/experience/events/bmd-2022.html
Buona strada a tutti Bikers e non, indistintamente.
Al prossimo episodio con nuovi appunti di viaggio.
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Mi rendesti partecipe di questo splendido viaggio nei giorni in cui ero spesso sopraffatto da eventi che ben conosci.
Mi hai alleviato le ore,facendomi viaggiare con gli occhi e la mente (cosa che percorro in ogni tua esperienza motoristica).
Paesaggi stupendi
Grazie Davide, in effetti ti raccontai quel viaggio ma riferito all’edizione del 2019 quando andai con la nuova moto. Quello di questo blog è riferito al 2017 quando per la prima volta affrontai con una moto del genere un viaggio così lungo e con qualche decina di chili in più addosso che oggi fortunatamente e con grandi sacrifici e diete rigide ho perso. Altre pagine dei miei viaggi sono in lavorazione. Continua a seguirmi.
Si sì,la mia fu quella successiva e ho fatto da spettatore
Senza alcun dubbio un bel viaggio.La Baviera la conosco abbastanza bene io l’ho girata più comodamente in macchina (io mi fermo spesso all’Abbazia di Ettal a per motivi diciamo “Spirituali” ) La Romantica Strasse vale la pena di percorrerla tutta visitando i caratteristici paesi e soprattutto le birrerie da Fussen fino a Wuzburg salendo anche fino a Bamberga .Non sono mai passato dal Passo Rombo perché sempre per motivi gastronomico-spirituali la prima tappa fissa per me è a Innsbruck se passo dal Brennero oppure a Lindau se passo dalla Svizzera.Alessandro con queste foto mi hai fatto venire voglia di ripassare da quelle parti . Spero presto virus permettendo.
Grazie Roberto per il tuo commento. Sono stato più volte nei posti che ho descritto è tornato nel 2019. Conosco bene anche le zone da te descritte ed essendo anch’io uno che viaggia in moto e in macchina anche per ragioni spirituali avrai modo di vedere nei prossimi episodi di questo blog quanti luoghi di culto ho visitato nel tempo. Se mi segui su Instagram potrai vedere quanti posti in tal senso ho visitato. A presto e continua a seguire questo blog. Mi fa piacere che ti sia tornata voglia di viaggiare leggendomi. Il mio scopo è anche questo, ridare un po’ di fiato alle nostre passioni assopite da questo terribile momento che stiamo attraversando. Io e la mia moto ci siamo fermati solo nel lockdown lei mi ha aspettato fedele nel mio box e dopo un anno quando sono sceso e l’ho accesa è partita al primo colpo urlando gioia dai suoi sei cilindri che suonano musica da sogno vera che solo un Bikers incallito come me può gustare. Un caro saluto