JOE BIDEN

Crisi in Ucraina ultime news è il titolo del mio blog odierno. In un momento dove le nostre menti sono concentrate a seguire le continue notizie ed evoluzioni sulla questione pandemica e la recente nomina a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, mi è sembrato doveroso porre l’attenzione su un tema fortemente scottante del momento; ovvero quello della crisi in Ucraina che sta creando non poche tensioni a livello internazionale.

Come sempre, quando mi accingo a trattare un tema cerco di prendere le maggiori informazioni e documentazioni possibili per poterlo analizzare in modo obiettivo ed esauriente come spero anche in questo caso di poter fare.

Molte testate giornalistiche stanno trattando l’argomento con continui aggiornamenti sulla situazione di quell’area, ma prima di affrontare nei dettagli la tematica vorrei fare una premessa per capire le cause originarie di questa tensione tra Russia e Ucraina.

La crisi tra Ucraina e Russia non nasce nelle ultime settimane, ma è la conseguenza di una tensione che dura da otto anni ed ha precise causa politiche ed economiche. Da quella di Euromaidan del 2014, cioè, culminata con un cambio radicale ai vertici del governo di Kiev, passata nel giro di qualche mese dall’essere una delle capitali più fedeli a Mosca a una delle più ostili.

Già dai tempi dell’Unione Sovietica il Cremlino ha considerato l’Ucraina una delle “sue figlie predilette” con il suo “affaccio” verso l’Europa grazie alle sue immense distese di terreni agricoli coltivabili. La nuova linea di Kiev – vicina all’Occidente – è stata percepita come un tradimento a cui porre rimedio in qualche maniera.

Mosca dopo Euromaidan ha invaso la penisola di Crimea ed appoggiato i movimenti separatisti della regione di Donbass, sostenendo le repubbliche popolari di Donetesk e Lugansk. Altri aspetti però sono da tenere presenti per dare una corretta interpretazione di questa crisi; ovvero gli stimoli della NATO ad allargare ad Est la sua sfera di influenza e la questione energetica. Come ricorda l’Istituto per gli studi di politica internazionale, dall’Ucraina transita infatti oltre il 37% del gas naturale diretto dalla Russia verso l’Occidente.

L’importanza del gas Russo in questa crisi ha un importante peso specifico che potrà assumere sempre più rilevanza. Gli Stati Uniti sono divenuti un Paese che esporta gas e petrolio e desiderano venderlo in Europa cercando di limitare la dipendenza del vecchio continente dalla Russia. Il Cremlino ha ovviamente interessi opposti rispetto agli Stati Uniti e nel mezzo ci siamo noi europei in ballo tra una parte e l’altra.

Se la Russia chiudesse le sue forniture di Gas dal Gasdotto che porta il gas passando dal Mar Baltico direttamente in Germania e quindi in Europa sarebbe per noi un grave problema.

PERCHE’ LA RUSSIA NON VUOLE UN ALLARGAMENTO DELLA NATO IN UCRAINA?

La Nato oggi non ha al momento intenzione di accogliere l’Ucraina, anche per opposizioni al suo interno. Putin che questo lo sa, più che una questione di sicurezza, ne fa soprattutto una questione ideologica, considerando quell’Alleanza come il “piede” degli Stati Uniti in Europa e il cardine di un’architettura di sicurezza europea che non riconosce alla Russia un diritto a una sfera d’influenza nel continente. È quindi uno scenario da Guerra Fredda, ma è esattamente su questo che si basa oggi lo scontro.

Si legge molto negli archivi giornalistici di presunti accordi tra Stati Uniti e Russia su promesse fatte a quest’ultima di non espansione della NATO nei territori dell’est. Ho reperito da esperti in materia alcuni interessanti articoli che danno un quadro più chiaro di come sono andate le cose di cui allego di seguito i link:  https://www.brookings.edu/blog/up-front/2014/11/06/did-nato-promise-not-to-enlarge-gorbachev-says-no/

Si evince chiaramente dall’articolo di cui sopra “che il Presidente Russo Vladimir Putin non è un fan della NATO e mostra un’antipatia, pronunciata, quasi ossessiva, nei confronti dell’Alleanza”

Eccone un secondo: https://www.rferl.org/a/nato-expansion-russia-mislead/31263602.html

Ed infine un terzo: https://nsarchive.gwu.edu/briefing-book/russia-programs/2017-12-12/nato-expansion-what-gorbachev-heard-western-leaders-early

RISCHI CONCRETI DI UNA ESCALATION MILITARE

Non bisogna fare inutili allarmismi, ma quel rischio obiettivamente esiste. Sky TG24 in un articolo di poco fa Titola: “Crisi in Ucraina, sale la tensione. Biden: “Invieremo nuove truppe in est Europa”.  Il cappello dell’articolo recita: “ Il Presidente statunitense ha annunciato un imminente arrivo di soldati nei Paesi NATO vicini alla Russia. Boris Johnosn intanto ha detto che chiederà a Putin un passo indietro. Paura per le forniture di Gas. USA e UE lavorano ad un piano alternativo”

Come viene scritto ancora nell’articolo “L’annuncio del Presidente degli Stati Uniti arriva sulla scia dei timori di una possibile invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Negli ultimi mesi Mosca ha ammassato oltre 100 mila soldati ai confini con Kiev. Il Pentagono ha già messo 8.500 militari in stato di allerta per un possibile dispiegamento nei paesi NATO dell’Europa dell’Est.

A provare a frenare l’escalation intorno a Kiev è stato proprio il Presidente ucraino Volodymir Zelensky: dopo l’allarme di Joe Biden, secondo cui una invasione è probabile a Febbraio, il suo omologo ucraino lo ha invitato a “non scatenare il panico”.”

Auspico che in questo scenario di tensione si possa trovare spazio per possibili risoluzioni diplomatiche e pacifiche. Tornate a visitare il mio sito: https://www.alessandrolopez.it

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