Oggi nel mio blog mi occupo di un tema molto scottante per la nostra Città e come per molte altre della nostra povera Italia, culla della cultura, ma ahimè, oggi anche del progressivo degrado urbano.

Cumuli di buste e sacchi neri traboccano dai cassonetti di via Courmayeur dove è ormai impossibile camminare sui marciapiedi. Il Consorzio Cortina: “Pronti a denunciare Ama per interruzione di pubblico servizio”. L’AMA, in particolare nella Via Courmayeur raccoglie l’immondizia con una cadenza occasionale di una volta alla settimana; ne sono testimoni tutti i residenti e io stesso che ho il mio ufficio in questa via. Trovo indecoroso, anche dal punto di vista di immagine ricevere clienti e fornitori nel mio ufficio, costretti a fare lo slalom, tra sacchi e rifiuti di qualsiasi genere per raggiungere l’ingresso del condominio. Ma la colpa non va attribuita solo a chi è delegato alla raccolta dei rifiuti ma anche al singolo cittadino che incurante della situazione abbandona i rifiuti tranquillamente in strada non curante della situazione e poi magari “starnazza” sui social inveendo contro chi è delegato a questa raccolta.

Roma nord soffoca tra i rifiuti. Non solo la periferia: le montagne di immondizia sono insormontabili anche nei quartieri più residenziali e centrali del quadrante. Cumuli di buste e sacchi neri traboccano dai cassonetti di via Courmayeur, in zona Cortina d’Ampezzo dove è ormai un’impresa impossibile camminare sui marciapiedi e sfuggire al fetore sprigionato dai sacchetti non raccolti.

Montagne di rifiuti a via Cortina d’Ampezzo

“Oltre all’ormai consueto disservizio da parte dell’Ama all’interno del territorio consortile, si è riscontrata una situazione igienico-sanitaria di elevato allarme sociale, dovuta alla reiterata mancanza di raccolta dei rifiuti” – denuncia il Consorzio di via Cortina d’Ampezzo e diramazioni che costituito nel 1947, ha l’obbligo di procedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze ed arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi.

Non della raccolta dei rifiuti che in zona è ormai diventata emergenziale. Già avvisati Ama, Municipio XV, Roma Capitale con una diffida ad un intervento immediato di svuotamento cassonetti e pulizia della strada.

“In caso di mancato intervento e di assenza di risposte, il Consorzio – annuncia – è intenzionato a denunciare la situazione alla procura della Repubblica di Roma ipotizzando a carico dell’AMA il reato di interruzione di Pubblico Servizio e di possibile inquinamento ambientale con conseguente grave violazione del diritto alla salute”. 

Rifiuti in strada richiamo per i cinghiali

Non solo mancato decoro e condizioni igienico sanitarie al limite, in quella zona l’accumulo dei rifiuti spesso richiama branchi di cinghiali che mettono in pericolo i residenti: solo qualche tempo fa la spaventosa carica, fortunatamente senza conseguenze, di un ragazzo che portava a passeggio il proprio cane.  Non mancano poi incontri ravvicinati e assalti ai cassonetti. E’ abbastanza ovvio, i cinghiali provengono affamati dal Parco dell’Insugherata situato nella vallata al di sotto della zona residenziale e non mancano occasionali incontri specialmente nelle ore notturne.

Per questo gli abitanti di Via Cortina d’Ampezzo chiedono al Comune di intervenire, anche per assolvere al compito che il Protocollo d’Intesa sottoscritto per arginare la problematica dei cinghiali, ma rimasto sostanzialmente su carta, assegna al Campidoglio. Quello di “porre in atto tutte le misure possibili per evitare la presenza di rifiuti” nelle strade ed anche nelle aree verdi. 

Mi associo in modo accorato a questa richiesta dei residenti, avendo il mio ufficio situato proprio in Via Courmayeur e pagando ben 1.540,00 euro di tassa rifiuti all’anno per smaltire in sostanza della sola carta tritata in quanto altri rifiuti come ad esempio toner ed altri ingombranti vengono smaltiti a pagamento da ditta specializzata. Ritengo una tassa molto elevata per un’attività di un Ufficio che in fondo non produce una quantità di rifiuti tale da giustificare un importo così oneroso calcolato solo sui metri quadri dell’immobile adibito ad Ufficio. E’ un problema che ovviamente riguarda la collettività e non il singolo e che l’Amministrazione comunale, appena eletta, dovrebbe ben considerare, insieme alle altre problematiche, come emergenza prioritaria rispetto ad altre lacune di tutte le gestioni precedenti senza distinzione di colori politici. Roma non è una città facile da amministrare e questo va anche considerato, ma non può essere una scusa per tralasciare problematiche del genere che investono la collettività quotidianamente.

Rispettiamo l’ambiente e la nostra città. E’ un patrimonio che dobbiamo difendere e far difendere. E’ un nostro diritto e dovere.

Invito anche a leggere qualcosa in rete a proposito di questa emergenza.

Ecco il link: https://www.romatoday.it/politica/raccolta-rifiuti-roma-aggiornamenti.html

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6 Risposte
  1. Aldo Tarricone

    Carissimo Alessandro la realtà che descrivi è, nella sua unicità, rappresentata da fattori concorrenti che nn lasciano alcuna possibilità d’individuare il responsabile unico di questo scempio. Siamo entrati o ci stanno conducendo verso un degrado sociale senza precedenti. Allo stato attuale occorre operare sinergica ente su più direttrici fra le quali le più importanti importanti si possono individuare:
    1)nel recupero del fattore socio-morale di gran livello parte della cittadinanza ormai insofferente e disamorata verso il decoro e l’igiene ambientale;
    2)attivare tutte le possibili soluzioni percorribili, da parte del Comune, nell’individuazione delle soluzioni praticabili dove destinare i rifiuti organici e nn con possibilità di di trasformazione degli stessi in fattore energetico;
    3)attivare un’azione radicale nel dare il giusto impulso al recupero del pattume ponendo severe pressioni sull’AMA, vista la nuova configurazione della giunta capitolina.
    Nn è stato semplice ma occorre attivarsi prima che sia troppo tardi per porvi rimedio. Con somma mortificazione ed apprezzando il tuo impegno, ti auguro buona giornata. Ti aspetto sempre a Civitavecchia. Un abbraccio

    1. Carissimo Aldo, anche la tua disamina è corretta su tutti i punti da te individuati. In parti9colare mi trovi d’accordo sul punto 1) La gente deve comprendere e maggiormente adoperarsi per la difesa del decoro ambientale del luogo dove vive, nel rispetto di se stessi e degli altri. Un caro abbraccio anche a te e nei prossimi giri motociclistici verrò sicuramente a trovarti. Sarà un grande piacere rivedersi dopo ormai due anni dall’ultimo nostro incontro a Barletta.

  2. Corinna

    Caro Alessandro, condivido in tutto e per tutto questo tuo post che illustra la situazione in cui viviamo molto meglio di quanto non facciano i cosiddetti professionisti sulle testate giornalistiche, dove ormai l’argomento rifiuti urbani è solo un ottimo pretesto per il clickbait e le loro tasche di conseguenza. Cosa deve ancora accadere perché questa situazione venga considerata un’emergenza sanitaria? Non bastano l’odore nauseabondo d’estate e lo spettacolo abominevole e continuo delle montagne di rifiuti che macerano sui marciapiedi? Non basta la vergogna che tutti proviamo quando accogliamo amici viaggiatori che stravolti o provocatori ci chiedono “ma… come fate?”

    1. Grazie Corinna per il tuo commento. Il mio intento da comune cittadino è proprio quello di porre l’attenzione su questo delicato tema da troppe gestioni trascurato. Per negligenza e menefreghismo. L’importante è sempre stato mantenere salda la poltrona. E bada bene non ne faccio, come ho specificato bene nel blog, una questione di colore politico; tutte le gestioni attuali e precedenti a questa hanno sbagliato totalmente la politica sull’ambiente come tante altre tematiche . Ma non basterebbe un blog per descrivere tutti gli scempi e gli sprechi di denaro pubblico che sono stati fatti nel corso di questi anni. Speriamo che qualcuno che conta lègga questo mio modesto contributo a porre l’accento Sun problema rifiuti affinché si muova qualcosa.

  3. Davide

    Buonasera Ale

    Hai fotografato una situazione indecorosa,che penalizza la dignità di cittadini che contribuiscono per servizi che non vedono erogarsi.

    Le ripercussioni sono ,in primis,a carico della salute. Poi la questione etica e del rispetto della dignità che viene lesa,dinanzi scenari simili.

    Ne hai ben donde (dinanzi cifre simili) a denunciare la malagestione di servizi essenziali

    Ti assicuro che ad est di Roma siamo messi molto peggio,da anni (eccezion fatta per i cinghiali che ancora non si vedono).
    Un municipio che diventa dirottamento di ogni tipo di criticità; auspicio,dopo il recente cambio di presidenza,che possa invertirsi la rotta.

    Una denuncia sociale importante,per far capire quanto ,da via Courmayeur a San Vittorino,passando per Centocelle,i cittadini siano saturi

    1. Grazie Davide per il tuo commento. Infatti il problema non è circoscritto solo nella zona Nord di Roma, ma riguarda tutta la città. Un abbraccio e grazie per essere un assiduo lettore dei miei articoli