Per contrastare l’ulteriore diffondersi della pandemia con l’annunciata nuova ondata il Governo italiano ha istituito il Super Green Pass. Scopriamo in breve cos’è, da quando entrerà in vigore e quali saranno le limitazioni che esso imporrà. Per sviluppare questo blog, ho cercato come sempre, di documentarmi per quanto possibile in rete sull’argomento da sviluppare e spero di essere abbastanza esaustivo nel dare una visione obiettiva, senza prendere posizioni.

Il super green pass entra vigore, anche in zona bianca, dal 6 dicembre al 15 gennaio. Consentirà l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche in zona gialla. Sarà previsto anche negli spogliatoi di palestre, piscine e altre realtà dove si pratica attività sportiva. Una eccezione riguarda gli accompagnatori di persone non autosufficienti e disabili. In caso di passaggio in zona arancione non scattano restrizioni o limitazioni, ma le attività possono essere svolte solo dai detentori di green pass rafforzato. Il decreto prevede che dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 il green pass rafforzato servirà anche in zona bianca. Le limitazioni previste invece per la zona arancione riguarderanno solo chi non possiede il certificato verde. Dal 6 dicembre al 15 gennaio per salire sulla metropolitana è necessario avere il green pass (che spetta a chi è vaccinato, guarito da Covid o ha il risultato di un tampone negativo valido 48 ore se antigenico e 72 ore se molecolare). Non c’è bisogno di avere il super green pass che spetta solo a vaccinati e guariti.“rafforzato”. Per chi vorrà recarsi in località sciistiche per le vacanze natalizie è bene sapere che in zona bianca e gialla per l’accesso agli impianti di sci serve il semplice green pass. In zona arancione scia solo chi ha il super green pass, mentre in zona rossa gli impianti sono chiusi anche per chi ha in tasca il green pass rafforzato. Per chi invece sarà invitato ad una festa dal 6 dicembre al 15 gennaio potranno partecipare a feste solo i possessori di super green pass (dunque vaccinati o guariti da Covid).(Fonte Il Sole 24 Ore)

Ma cerchiamo di comprendere quali sono le maggiori preoccupazioni di Scienziati e virologi in questo momento:

C’è una nuova variante del coronavirus da tenere sotto controllo – anzi, una variante della variante: si tratta della AY.4.2., chiamata anche Delta Plus perché è una mutazione della Delta (la “variante indiana”, per chi è rimasto attaccato alla vecchia denominazione). In Inghilterra la Delta Plus è causa del 10% circa dei contagi di covid, ma per ora è difficile capire quale sarà la sua evoluzione: ecco ciò che sappiamo e quali lezioni possiamo trarre da questo ennesimo cambio di rotta del coronavirus SARS-CoV-2.

Non si sa ancora con certezza se la Delta Plus sia più trasmissibile della Delta. Tuttavia alcuni esperti parlano di una variante leggermente più contagiosa (il 10% in più), ancora lontana dall’essere etichettata come una variante preoccupante (V.o.C., variant of concern). Secondo Jeremy Kamil, virologo alla Louisiana State University Health Shreveport, per determinare se questa nuova variante è effettivamente più contagiosa della Delta «è necessario valutare le differenze guardando a diverse località del mondo, e per un tempo più lungo». Insomma, è ancora troppo presto per valutare l’operato del virus.

Quello che si comprende è che l’insorgere dell’ennesima variante fa capire che il coronavirus ha ancora molte cartucce evolutive da sparare. Prima della AY.4.2. alcuni scienziati si domandavano se per caso con la Delta il virus avesse raggiunto la sua massima trasmissibilità: alcuni ipotizzavano anche che, se la Delta fosse mutata in una variante più contagiosa, avrebbe dovuto “cedere” qualche altra caratteristica, come ad esempio la gravità della malattia causata. Un altro aspetto da considerare è che probabilmente le varianti che si vedranno emergere d’ora in poi saranno tutte figlie della Delta, ormai prevalente, e non muteranno più dal ceppo originale di coronavirus – anche se questa pandemia ci ha insegnato che il condizionale è d’obbligo, e che le ipotesi possono facilmente essere smentite dagli eventi.

Vediamo un riepilogo dei dati di diffusione del virus (Fonte Ministero della Salute, situazione mondiale al 18/11/2021):

DATI DI DIFFUSIONE

“(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 18 Novembre ore 16.27 )

  • 254.847.065 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia
  • 5.120.712 morti

alla data del 18 Novembre 2021 sono state somministrate  7.370.902.499 dosi di vaccino ”

Regioni OMS 

Europa

(Ultimi dati OMS, inclusa Italia fonte Dashboard Who European Region, 18 Novembre ore 10.00 )

  • 82.526.508 casi confermati
  • 1.500.882 morti
  • Regno Unito casi confermati  9.675.062 morti 143.360

(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 18 Novembre 2021)

  • Francia casi confermati 7.330.958 morti 118.321
  • Spagna casi confermati 5.067.712 morti 87.775
  • Italia casi confermati 4.883.242  morti 132.965
  • Germania casi confermati 5.195.321  morti 98.538

Altro dato interessante che fa riflettere (Fonte Istituto Superiore della Sanità) è che in un mese il 51% di ospedalizzazioni, il 64% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. L’ISS sottolinea inoltre che la protezione dei vaccinati da oltre sei mesi cala dal 95% all’82%.

In conclusione, riflettendo su tutti questi dati esposti, si comprende quanto la situazione sia ancora in uno stato di emergenza. Dovremo purtroppo muoverci ancora tra restrizioni e decreti chissà per quanto tempo, augurandoci che nel tempo la diffusione vada a diminuire e che si possa gradualmente riprendere una vita normale. Non voglio fare nessuno spot pro o contro la campagna vaccinale in quanto la mia posizione è assolutamente neutrale e liberista. Ognuno deve valutare in propria coscienza se sottoporsi o meno ad una vaccinazione. Massima comprensione per quelle categorie che non potranno vaccinarsi per problemi di allergie, che purtroppo saranno fortemente penalizzate da tutte queste restrizioni.

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2 Risposte
  1. Aldo Tarricone

    Grazie Alessandro, il tuo post chiaro ed esaustivo come sempre. Senza commenti da “tifoso”, l’unica riflessione che si può fare è che il momento è decisamente critico e che solo la vaccinazione, oltre alle misure di contenimento, consente di affrontare questo scoglio sanitario che diventa sempre più difficile ed arduo da superare. Un abbraccio e buon lavoro

    1. Caro Aldo, grazie per il tuo commento. Sulla questione vaccini mi trovi d’accordo ma ho mantenuto volutamente una posizione neutrale soprattutto per chi, causa problemi allergici, non può iniettarsi il vaccino.