COCA COLA CROLLA IN BORSA PER IL GESTO DI RONALDO

“Acqua, ecco cosa bisogna bere”. E un gesto diventa emblematico: Cristiano Ronaldo sposta due bottiglie di Coca Cola e mostra convinto una bottiglietta d’acqua. Questo gesto fatto durante la conferenza stampa di presentazione della partita degli Europei fra Portogallo e Ungheria ha fatto precipitare in Borsa le azioni di Coca Cola. Che ha perso nel giro di poche ore ben quattro miliardi di dollari. Il prezzo delle azioni ha subìto un tracollo e ora sarà difficile per la società recuperare in breve tempo. Cristiano Ronaldo si è sempre dichiarato contrario al consumo di bevande gassate, al punto che al figlio maggiore proibisce di mangiare patatine e bere, per l’appunto, Coca Cola. Lo ha criticato anche pubblicamente dicendo che il ragazzino non potrà diventare un grande calciatore se continuerà a mangiare patatine e bere quel genere di bibite. Le bottiglie di Coca Cola erano state sistemate sul tavolo della conferenza stampa per motivi di sponsorizzazioni internazionali, ma proprio questo si è ritorto contro la stessa azienda. 

E’ sorprendente la visibilità e l’effetto mediatico di Ronaldo e quanto possa essere stato determinante il suo gesto nel creare addirittura uno sconvolgimento finanziario di un titolo quotato in borsa di uno dei più grandi brand internazionali produttore della nota bevanda peraltro sponsor degli Europei di calcio. Non è da escludere una possibile azione legale nei confronti del calciatore da parte di Coca Cola per danni di immagine derivati dallo spostamento delle bottiglie di Coca Cola presumibilmente poste per ragioni contrattuali di sponsorizzazione sul tavolo della conferenza e per il chiaro messaggio di distanza da parte dell’atleta rispetto al suo stile di vita e la consumazione della bevanda gassata.

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4 Risposte
  1. Davide

    Il potere che il giocatore ha è immenso,ma ha posto la lente sicuramente su un tema che troppe volte è stato trattato,e lo ha fatto non da grande attaccante quale è ma con un trackle

  2. Dario Pastorino

    Bhe io credo che abbia reagito di istinto, poi è indiscutibile la presa di posizione. Avrei fatto lo stesso anche io, ma non sono Ronaldo. Soprattutto nella sua posizione credo che abbia fatto bene a distaccarsi in qualcosa che non lo rappresenta.

    1. Grazie Dario per il tuo commento la reazione d’istinto può essere accettata sul piano personale di un atleta che esprime una sua opinione, ma non certamente in quel contesto dove il brand è sponsor della manifestazione calcistica.