Io e la mia moto

Tra qualche giorno compirò 56 anni, vissuti tutti molto intensamente con evidenti gioie, dolori, difficoltà, imprevisti e tutto quello che la vita ti mette nel conto ogni giorno, ma sempre vissuta guardando avanti e voltandomi dietro le spalle molto raramente. Ho deciso quindi di farmi un “regalo” da solo e farmi una serie di domande come se intervistassi me stesso dandomi delle risposte sincere.

Ecco Alessandro ti faccio delle domande:

Ciò che mi rende felice

Mi rende felice essere un uomo libero. Libero di vivere la mia vita dando spazio alla mia innata fantasia che a volte mi ha portato anche al nulla, ma che serve per sentirsi liberi.

Mi rende felice vivere quotidianamente la mia famiglia, mia moglie Rossella e mia figlia Mariadele. Mi rende felice viaggiare, non solo con la mente, ma realmente scoprendo ogni angolo del mondo come ho sempre fatto in questi anni quando ho potuto viaggiare.

I viaggi aprono la mente in senso generale. Anche un piccolo viaggio di pochi chilometri mi rende libero di scoprire ogni zona nascosta, che racchiude significati. Mi rende felice il lavoro che svolgo, mi appassiona da sempre e mi ritengo un privilegiato nell’apprezzarlo ogni giorno pur avendo avuto momenti bui e difficili che mi hanno fatto venir meno a volte il desiderio di continuare, ma ho saputo rialzarmi ogni volta che sono caduto sempre con maggiore entusiasmo e spirito da combattente puro.

Mi rende felice coltivare la passione per la moto, la mia seconda compagna di vita. Con lei non perdo occasione per crearmi un breve itinerario, piuttosto che un lungo viaggio. Che sia corto o lungo il tragitto stare in sella mi da sempre un gran senso di libertà e spensieratezza e poterlo condividere con amici che hanno la mia stessa passione è bellissimo. Con molti di loro ho fatto dei viaggi indimenticabili.

Mi rende felice vedere intorno a me persone serene e felici per la forte empatia che è innata in me. Infine mi rende felice essere felice. Potrebbe sembrare un concetto ridondante, ma la felicità è la base di tutto, si può essere felici con poco Alessandro, giusto?

Con cosa posso vivere senza…

Posso vivere senza telefono, senza notizie, senza pettegolezzi, senza illusioni, senza certezze, senza cose tangibili e materiali, senza compagnia perché so stare in solitudine quando e come voglio (a volte la cerco proprio), senza invidia e odio che sono sentimenti che non conosco ma che so riconoscere negli altri.

Quali sono le cose più importanti della mia vita

Mia moglie Rossella e mia figlia Mariadele che sono la mia vita. Poi pochi Amici veri che mi abbiano voluto veramente e sinceramente condividere il lato peggiore ed il migliore di me..

Come posso dedicare più tempo a fare ciò che amo?

Diminuendo il tempo a quello che non amo fare, concentrandomi sempre con più assiduità su quello che amo fare, ma Alessandro questi sono affari miei, non essere invadente!

Come posso dedicare meno tempo a fare ciò che non mi piace

Certamente dedicando meno tempo a chi mi ha usato esclusivamente come un veicolo per raggiungere le mete ambite, senza l’utilizzo del “navigatore di bordo”, macinando troppi chilometri e non curandosi di fare la necessaria manutenzione periodica e prevista dal “Manuale d’uso”, sostituendo rapidamente il veicolo con uno nuovo quando il vecchio ed obsoleto per le motivazioni di cui sopra ha smesso di funzionare regolarmente.

La “garanzia” è scaduta e ormai chi mi ha utilizzato male è rimasto a piedi, forse in autostrada potrà fare l’autostop se qualche altro fesso se lo caricherà in macchina.

Un’automobile d’epoca diventa tale dopo 20 anni dalla sua immatricolazione, vale molto di più nel tempo, ma non solo da un punto di vista economico che è marginale, ma soprattutto per ciò che quell’automobile ha rappresentato nell’epoca in cui ha viaggiato e continua a viaggiare.

Cosa devo fare per sentirmi più sano

Ovviamente avere sempre cura di me stesso sotto tutti i punti di vista, ma spiritualmente essere sempre conscio di vivere il presente, rispettando il passato che insegna e guida verso il futuro.

Quali sono i miei sogni più grandi

Mi ritengo già molto fortunato di averne realizzati tanti per me e per gli altri senza mai ricevere un grazie, ma non importa ringrazio Dio e me stesso di essere riuscito nell’intento.

E’ giusto continuare a sognare perché il sogno è la linfa vitale della nostra vita, per non sentirsi mai arrivati ad un traguardo, raggiunto il quale c’è sempre una nuova partenza con tanti ostacoli da superare. E’ un ciclo continuo che non termina mai, nemmeno con la morte che non temo. Purtroppo essendo un uomo molto razionale sono portato ad avere sogni che abbiano sempre un indice di fattibilità. Rifletto e pondero bene sempre tutto nel tempo proprio per evitare il passo breve dal sogno all’illusione. Sono però ugualmente un romantico sognatore.

Come voglio vivere il mio resto della vita

Vorrei vivere il mio resto della vita con lo stesso entusiasmo ed intensità con la quale l’ho vissuta sino ad oggi proiettata nel futuro, cercando sempre un miglioramento personale, l’accrescimento di un bagaglio di esperienze da tramandare a mia figlia perché possa a sua volta vivere la sua vita in modo autonomo, facendo le sue giuste esperienze, ma con un “memorandum” mentale tramandato da suo padre.

Cosa voglio realizzare prima di morire

Avere la consapevolezza di aver vissuto una vita giusta, fatta dei valori che mi sono stati tramandati e con i quali sono cresciuto come l’onestà, il senso della famiglia, l’affetto, il rispetto e la gratitudine verso gli altri. Portare con me questo bagaglio nella vita ultraterrena alla quale non ho mai smesso di credere, con la speranza di lasciare a chi resta un buon ricordo di me che venga custodito nel proprio intimo con gioia e non con dolore, magari con una bella foto sulla mia lapide sorridente e vestito da moto.

Io ci sarò sempre per tutti quando sarò lassù perchè avrò perdonato e mi sarò perdonato. Mi è sufficiente questo.

Buona vita Alessandro, sentiamoci ogni tanto anche per un saluto.

Certo Alessandro, torna a trovarmi qui http://www.alessandrolopez.it

Magari se vuoi e se hai del tempo da dedicarmi, potresti darmi una mano nel lavoro ogni tanto. Dai un’occhiata al sito della mia Agenzia: http://www.stemal.it .

Condividi!
14 Risposte
  1. Alberto

    Ho letto delle belle parole Alessandro, la famiglia prima di tutto, anch’io sto cercando di appianare e risolvere vecchi contrasti, perché dopo la morte di mio fratello ho capito che è l’unica cosa che conta.
    Il comportamento e l’integrità morale per vivere una vita giusta sono un’altra importante pilastro e poi anche in questo mi riconosco, viaggiare specialmente su strada secondo me, ti fa sentire libero… Anch’io amo viaggiare in auto e anche quando 0er esempio andiamo in vacanza, io dico sempre che il viaggio stesso fa parte della vacanza.. Ciao Ale!

    1. Grazie Alberto per il commento e per condividere le mie riflessioni, sappiamo bene io, te e tutti i nostri amici veri in comune quanto affetto e stima reciproca condividiamo da tanti anni insieme e questo è ampiamente testimoniato dai blog intervista che ho fatto a ciascuno di voi sulla nostra comune esperienza durante il servizio di leva che ci ha fatto incontrare tanti anni fa. Buona vita anche a te e tanta tanta serenità amico mio.

  2. Davide

    Sono lieto tu abbia permesso ai lettori del tuo blog di conoscerti ancor meglio : da tuo amico, mi sento onorato di aver conosciuto queste caratteristiche , in parte… E sottolineo in parte, in quanto il tempo ce lo ha impedito, talvolta.

    Il senso della famiglia e l’abnegazione per il tuo lavoro sono dei capisaldi che ti renderanno sempre orgoglioso di quello che sei.
    Il rispetto per gli amici (quelli veri, che non attingono alla tua persona come veicolo per tragitti personali) è ampiamente ripagato e le cose che abbiamo elencato, sono quanto di più essenziale occorra per essere felici.
    Con il tuo compleanno che si avvicina, ci hai fatto un bel regalo

    1. Caro Davide, ti ringrazio sempre per i tuoi commenti che confermano il crescere della nostra amicizia nel tempo. Le mie sono considerazioni di una persona che ha fatto il cosiddetto “giro di boa” e sono domande che almeno una volta della vita ognuno di noi dovrebbe farsi per capire da dove è partito, dove si trova e dove vorrà andare. La vita è un soffio lieve e va vissuta come ho detto in modo intenso accettando di buon grado qualsiasi cosa ci offra.

  3. Francesco

    Bravo brothers
    Belle parole…. Mi piace idea di vivere il presente usando il passato per proiettarsi nel futuro… Ma ho una visione un po diversa…. Che però non dista molto dalla tua.
    Vivo nel presente…. Usando solo il presente per una semplice equazione :
    Il passato è andato, il futuro è una proiezione mentale di ciò che ci si aspetta ma non esiste ancora… Cosa mi resta se non questo preciso istante che ora è già passato… Ora è già passato… Ora è già passato.. Un solo istante è la realtà vissuta esattamente l istante stesso.
    Ora ti saluto… Ed è già passato.

    1. Grazie Debora tu mi conosci da tanti anni ed abbiamo condiviso amicizia prima di tutto e poi lavoro oltre ad essere oggi un’Artista che ho il piacere di avere nella mia Agenzia

  4. Dario Pastorino

    Caro Alessandro, sono felice che esiste ancora qualcuno in grado di farsi delle domande. Se tutti ci soffermassimo ogni tanto a riflettere su chi siamo e dove siamo arrivati, ci sarebbero meno genitori rinchiusi in una casa di riposo, meno figli di fronte a un televisore, meno indifferenza e soprattutto più consapevolezza. Felice di sapere che siamo sempre sulle stesse frequenze. Ti abbraccio forte.

    1. Caro Dario, ti ringrazio per il tuo commento è proprio perché siamo sempre in sintonia di pensiero, e ne sono felice anch’io, condivido in pieno anche il tuo proprio perché spesso abbiamo avuto modo di confrontarci su tanti argomenti ed abbiamo constatato comuni pareri e sensazioni. Un grande abbraccio anche da parte mia.

  5. Paola

    Che bel quadro di Te che hai dipinto con le tue parole! Un uomo ricco in valori, che ama la semplicità, i veri sentimenti e gli affetti veri e sinceri…e tutto ciò racchiude il senso della nostra Vita. Viva il “64” e Viva “Noi” che comunque vada non ci attendiamo mai e mai smetteremo di sognare. A presto caro Alessandro! Complimenti per la tua intervista ed immensi Auguri per l’immediato Compleanno! Un abbraccio Paola

    1. Grazie Paola per le tue belle parole, sicuramente è un’autoritratto fatto in modo fedele e sincero come sono realmente io. Il 1964 effettivamente è un anno particolare ci si potrebbe definire simpaticamente la “classe di ferro” degli anni ’60. Ti ringrazio per il tuo affetto e per aver commentato questo blog.

  6. Antonio DD

    Sei la favola prima di andare a letto, sensibile, spiritoso, sei un sognatore amico mio, uno che volando su di una nuvola riesce a tirare a se chi ama e farlo viaggiare, regalando IL BENE.

    1. Caro Antonio, grazie per queste tue bellissime parole che si uniscono a quelle di chi ha commentato con affetto e stima questo mio blog. Il mio proposito, come scritto è proprio quello di rimanere così come sono e se possibile anche migliorarmi perchè c’è sempre da imparare ogni giorno dalla vita e se riesco ancora a far sognare qualcuno vuol dire evidentemente che sto riuscendo nel mio intento. Ti abbraccio forte.