Messo in forma interrogativa il titolo di questo articolo potrebbe sembrare provocatorio, ma in fondo se ci pensiamo bene a parte gli hashtag che imperterriti affollano i post dei nostri social è una domanda lecita da farsi in questo momento.
Penso alle molte categorie che purtroppo non supereranno facilmente la ripartenza, quando finalmente l’incubo di questo virus sarà terminato, e mi riferisco a quelle più esposte al pubblico, ovvero: bar, ristoranti, alberghi e resort, tutti settori che già da adesso lamentano una situazione drammatica, per quanto riguarda i primi due penso proprio che molti già da ora no ce la fanno e presto o tardi se non saranno aiutati economicamente dovranno serrare le saracinesche, per la categoria del turismo, fonte di grandi risorse economiche per il nostro paese, prevedo tempi molto duri perché prima che l’intera popolazione mondiale riprenda a viaggiare con tranquillità di tempo ne passerà molto. Altro settore fortemente in crisi in questo momento è quello dello spettacolo dal vivo, e mi riferisco alle numerose compagnie teatrali che hanno dovuto interrompere all’improvviso le loro tournèe per la chiusura dei teatri, e con loro anche tutte le attività dei concerti che hanno subito la stessa sorte. Anche i teatri stessi avranno molte difficoltà gestionali avendo interrotto ogni attività e si spera che il Governo vari delle manovre apposite per aiutare anche questo settore. Ma prescindendo un attimo dalla ovvia necessità di ricorrere a degli aiuti pubblici, mi vorrei rivolgere anche quell’imprenditoria appartenente al settore delle piccole e medie imprese che hanno sempre caratterizzato un tessuto economico importante nel nostro paese per esortarli a ricercare, nonostante il periodo non offra spunti positivi, invece proprio delle nuove opportunità imprenditoriali che possano dare un impulso positivo all’impresa in senso generale e quindi fiducia su chi non vuole farsi sconfiggere da questo momento di crisi generato dal blocco totale di moltissime attività. Nel mio caso ad esempio, pur avendo bloccate attività teatrali e televisive che erano in corso, ho fortemente voluto portare avanti un progetto discografico per un cantante emergente che rappresento con la mia Agenzia Stemal proprio facendo un buon investimento e traendo spunti positivi da questa situazione di fermo attività. Quale?, Lavorando a questo progetto discografico per il nostro cantante Federico Madeddu ho riflettuto sul fatto che questo periodo, dove tutti sono in casa costretti dagli eventi, fosse sicuramente il migliore e quindi il più vantaggioso per l’uscita del suo primo album “Diario di un trafficante di sogni” potendo contare su un maggior numero di utenti che potessero ascoltarlo. Senza esitazione ho quindi dato avvio alla produzione discografica e conseguentemente riflettuto sulla necessità di dare alla stessa un supporto promozionale adeguato predisponendo una campagna pubblicitaria radiofonica. Si è quindi generato altro lavoro ed un indotto per altre aziende come quella radiofonica dove ho investito il budget stanziato per questa attività. E’ stato uno sforzo non facile dato il momento, ma ho sentito dentro di me un impulso positivo che mi ha fatto pensare che la strada giusta fosse questa. In questo modo mi sono dato coraggio e posso togliere almeno per il momento quel punto interrogativo e sostenere con fiducia che: “tutto andrà bene”.
Federico Madeddu
Analisi molto equilibrata e ottima iniziativa per il tuo assistito. Quando tutto finirà , avremo 7/10 mesi terribili ma sono certo che noi italiani riusciremo a superare queste grandi difficoltà.
Grazie Fulvio per il tuo commento sono convinto anche io che la ripresa avrà tempi lunghi ma con la perseveranza e la fiducia ci riusciremo.
Hai fornito una giusta lettura: la preoccupazione di tanti piccoli e medi imprenditori, nonché dei loro dipendenti , è proiettata anche dopo questa pandemia (che, purtroppo, ancora ci costringerà a tanti sacrifici) ed investire oggi, è emblema di coraggio ma anche messaggio di speranza. Contento per Federico, polistrumentista e vocalist che ho scoperto nell’ultimo anno e che merita. Segna discontinuità dai generi in voga nei giovanissimi, promuovendo le armonie del cantautorato che lo caratterizza.
Avete scritto una bella pagina, nel grigiore odierno
Grazie davvero Davide per questo bellissimo commento che mi riempie di gioia proprio perché credo molto in questo progetto.