Quando nella vita pensi di avere capito qualcosa è venuto il momento di andare da uno Psichiatra / 2

Riprendiamo la nostra intervista con il Michele Procacci in un altro blocco da tre domande. Ho avuto molti riscontri positivi da diversi amici e lettori che si sono appassionati alla materia. Passiamo alla domanda:

Tralasciando per il momento gli adulti che soffrono di queste turbe che sono molteplici, a me interessa soprattutto mettere un accento sui giovani nella fascia di età 15/30 anni, perché nel mio campo professionale ne ho diversi nella mia Agenzia e il Signor Alessandro Lopez, qualche volta oltre ad essere un Agente, un Produttore ed un imprenditore, deve per forza di cose essere soprattutto un grande psicologo e dare sicurezza, motivazione e fiducia a dei ragazzi che devono essere orientati professionalmente; vengo al punto, cosa mi consiglieresti di dire a questi ragazzi che sono irrequieti ed a volte questo modo iper cinetico di affrontare la professione, se portato all’esasperazione può determinare dei rischi in tal senso?;

RISPOSTA: Caro Alessandro, questa tua domanda mi impressiona molto anche perchè ti conosco e o che sei una persona molto attenta ai fenomeni emergenti in particolare i bisogni delle giovani generazioni. In questo senso l’attività che svolgi come Imprenditore nel campo dello spettacolo deve aprire i giovani ad affrontare le insidie anche di questo settore in termini di rappresentare degli obiettivi concreti che implicano aspetti che riguardano la frustrazione e anche l’attesa cose che di solito i giovani non vedono soprattutto nelle attività di successo che vengono utilizzate a mo di possibilità di evolvere in maniera meno traumatica rispetto ai lavori manuali o altre professioni. Chi di noi è Imprenditore o professionista in un settore che Roma non è stata costruita in un giorno e che certi avanzamenti e scoperte sono anche molto modulate da frustrazioni e attese e anche situazioni fallimentari. Quindi insegnare ai giovani attraverso un’attività che li motivi li esalti ma li faccia rimanere immagino coi piedi per terra.

Sei favorevole in taluni casi a coadiuvare le tue sedute di analisi con farmaci idonei ad aiutare i tuoi pazienti?

RISPOSTA: Caro Alessandro l’uso dei farmaci per uno Psichiatra/Psicoterapeuta non è una prassi abituale, ma è una possibilità di avere due strumenti terapeutici nella stessa persona. Sicuramente io mi regolo in base al tipo di richieste e di complessità del caso che ho davanti: spesso il farmaco viene visto come l’unico rimedio rapido e indolore per raggiungere risultati. Noi per esempio nel campo della psicoterapia cognitivo usiamo il farmaco come un enhancer o un sostegno necessario in certi momenti di crisi emotiva o comportamentale da parte di alcune persone e sicuramente la consapevolezza psicologica viene raggiunta anche solo sulla base di una farmaco terapia che calma certe ansie, lenisce certi i dolori da perdita o da tristezza e diciamo equilibra alcune rabbie questo sicuramente può modulare l’intervento che talvolta viene svolto anche in tandem dalla possibilità di intervenire in coppia. Lo Psichiatra che da i farmaci e lo Psico Terapeuta Psicologo che lavora sulla mente dell’individuo in termini psicologici e spesso abbiamo belle evidenze e situazioni di lavoro al Terzo Centro.

A tal proposito spiegami la differenza tra psicologia e psichiatria per far capire alla gente il diverso approccio tra le due discipline.

RISPOSTA: La difficoltà di capire le due professioni è insita nella non chiarezza che spesso si da a questa domanda, è molto semplice: lo psicologo non è medico spesso ed è competente nel funzionamento normale della mente umana talvolta si specializza anche nella clinica che è il settore dove si studiano gli aspetti invece abnormi della psicologia. Il medico psichiatra invece nasce come medico quindi come esperto in disturbi psichici quindi patologie della mente e parte da una valutazione dei disturbi quindi di come trattare le forme già se vuoi anomale del funzionamento mentale. Io nella mia esperienza clinica ho cercato di integrare i due aspetti e sono diventato psichiatra e psicoterapeuta con orientamento cognitivo comportamentale.

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