Missione Veronica presso Ceccato Motors BMW Padova

Tutto inizia Giovedì 9 Maggio, quando mi sono messo in sella sulla mia BMW RT 1200 con appena 32.000 km da me percorsi dal 2009 (quindi praticamente a fine rodaggio), perché per tre anni per motivi di lavoro non ho potuto utilizzarla. Sono partito alle 8:30 per Padova alla volta del Concessionario BMW Motorrad Ceccato Motors per consegnare non al Concessionario, ma a mio fratello Stefano Lopez, Amministratore Delegato della mia Società Stemal Srl la mia amata RT 1200 (denominata “Crossella” la mia reale compagna di viaggio e di vita) che invece da diversi anni è proprietario di una BMW RT 1100, moto che tra un anno di diritto diventerà d’epoca. La sua attuale moto, ha percorso ben 350.000 Km, ed è ancora in perfette condizioni perchè sempre tenuta in manutenzione presso la suddetta concessionariahttps://www.ceccatomotors.com/?gclid=CjwKCAjwiN_mBRBBEiwA9N-e_tTySQuJVW3R1JnD8kpwlDmmsEELhh0s47l1g55e08XBAxRAntMLEhoCNI0QAvD_BwE.

Ho pensato così di acquistare per me la nuova BMW K 1600 GT (totalmente nuova e fiammante e quindi una rinnovata “Crossella” con il vero nome di mia Moglie che si chiama Rossella, che è l’attuale nome della mia nuova moto). La notte di Giovedì ho pernottato a Padova e Venerdì mattina alle 9:30 mi sono recato alla Concessionaria per ritirare la moto. Dopo un accurata descrizione tecnica dell’uso e della manutenzione, fattami dal Signor Alberto Carnelos che mi ha consegnato la moto, la stessa è stata da lui portata nel piazzale antistante la Concessionaria e li insieme abbiamo immortalato l’evento con uno scatto con vicino la moto.

Crossella

Con una punta di nostalgia evidente ed anche percepita da mio fratello, io ho consegnato a lui “Crossella” BMW RT 1200 con un arrivederci e non un addio e mi sono messo in sella sulla nuova moto; a questo punto inaspettatamente mio fratello Stefano che aveva percepito la mia malinconia ha deciso di scortarmi fino a Bologna, ma su un itinerario bellissimo lungo i Colli Euganei fermandoci a mangiare su un colle in una tipica trattoria locale.

A questo punto mi sono immesso in Autostrada sulla A1 al casello di Bologna verso Firenze e quindi Roma; dopo aver rodato un po’ la moto e scaldato le gomme levando la cera sui bordi dei pneumatici finalmente ho potuto apprezzare le caratteristiche tecniche e meccaniche di questa moto/automobile a due ruote. Tra i vari accessori di cui è dotata vi sono per esempio la radio, il navigatore integrato, la chiusura centralizzata delle valige rigide; non mancano i fari allo xeno di tipo adattivo molto utile nelle curve e il sistema keyless (chiave elettronica, una delle ultime novità in fatto di tecnologia applicata all’auto e alle moto è il sistema keyless, vale a dire la cosiddetta “chiave intelligente”. Per evitare furti quando ci troviamo lontani dalla moto con la chiave in tasca, i sistemi smettono di funzionare a più di 10 cm di distanza dal telaio. Inoltre sono previste procedure di sicurezza se ad esempio ci siamo dimenticati la chiave all’interno della moto e proviamo lo stesso a chiudere il blocco del manubrio. A seconda del tipo di sistema le serrature possono anche bloccarsi e sbloccarsi grazie ad un pulsante che deve essere premuto per qualche secondo. Infine, in caso di interferenze elettromagnetiche o altri inconvenienti, per aprire le serrature delle valigie laterali e del bauletto posteriore possiamo usare la classica chiave di sempre.). Altro importante accessorio è il sistema di rilevamento satellitare SOS presente con un pulsante rosso sulla destra del manubrio che in caso di emergenza da impatto o caduta accidentale permette il rilevamento esatto della moto ed anche il senso di marcia attivando i soccorsi ed inviando in tempo reale ambulanza e forze dell’ordine sul luogo dell’incidente. Ci si può anche collegare con la centrale operativa del gestore del sistema satellitare comunicando eventuali avarie della propria moto o richiesta soccorso.

A questo punto ho potuto ulteriormente constatare ed apprezzare le qualità di marcia della moto che sa essere docile ed estremamente elastico ai bassi regimi mentre agli alti la sua voce si fa acuta e più appuntita fino ad arrivare ad “urlare” con il suoi 6 cilindri. La seduta è confortevole come anche l’assetto ESA che prevede tre assetti variabili in marcia: Dynamic, Road, Rain (da usare sempre in caso di pioggia per evitare slittamenti e possibili sbandate in curva) Nei due primi assetti ESA è apprezzabilissima direi la scioltezza con la quale la moto si muove in curva pur avendo un peso di oltre 330 Kg la ciclistica di questa moto permette un uso straordinario della guida in piega impostando come prevede un buona perizia di tecnica di guida la velocità maggiore in uscita, ma riducendo notevolmente l’angolo di piega, modalità che io negli anni ho acquisito nella mia guida essendo sulle due ruote dall’età di 14 anni.

L’Appennino tosco emiliano nella variante di Valico tra Bologna e Firenze mi ha dato questa sensazione di guida piacevolissima senza faticare assolutamente, ma sempre in perfetta sicurezza nonostante la totale negligenza degli automobilisti e camionisti che non agevolano la guida in sicurezza quando vedono una moto che chiede strada pur nel rispetto delle norme del Codice della Strada; ricordo che per esperienza personale questo rispetto è osservato solo in Germania, dove oltretutto non esistono limiti di velocità. In Germania l’automobilista o il camionista che precede la moto, vedendola dallo specchietto retrovisore già ad una lunga distanza cambia repentinamente corsia consentendo al motociclista il sorpasso anche in alta velocità, ma sempre in totale sicurezza. In Italia, purtroppo ho assistito a gravi incidenti a discapito di motociclisti proprio per questa cattiva abitudine dell’automobilista italiano. In questo caso non sono mai presenti pattuglie della Polizia Stradale, nonostante la numerosa presenza di telecamere collegate con la Centrale Operativa Autostrade d’Italia, che invece privilegiano solo il monitoraggio per le contravvenzioni per alta velocità con sistemi di Tutor e di Autvelox fissi e mobili, a volte usati solo per fare “cassa”.

Sono arrivato alle 22:30 a Roma e ho parcheggiato nel box a lei riservato sotto casa la nuova “Rossella” dopo averla mostrata a se stessa (mia Moglie) ed a mia figlia Mariadele.

Oggi la porterò in ufficio a lavorare con me e sarà la mia nuova compagna di viaggi futuri da farsi con le due Rossella che ho al mio fianco: mia Moglie è la mia moto.

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